AVERE UN FIDANZATO #SNEAKERPATICO: 5 EFFETTI COLLATERALI

Boys Just Wants On Thing

Prima di Eyes sapevo che si potessero compiere pazzie per le scarpe - soprattutto per quelle con il tacco - pensavo. Invece no.
Non solo le sneakers non hanno i tacchi, ma la sneakerpatia può essere contagiosa e avere effetti collaterali anche su chi vive accanto ad un appassionato patologico di sneakers. Tra raffle, sveglie, consigli di pulizia, drammi sfiorati e ovviamente tante sneakers, ecco the other side of the moon, ovvero cosa significa, per me, convivere con uno sneaker addicted.

nessuno a casa, per fortuna
  1. Sono una di quelle persone che, dalla notte dei tempi, avrebbe potuto ispirare il detto “avere la testa fra le nuvole”. Inciampare, ogni tanto cadere, andare a sbattere contro le persone o le cose, urtare gli scaffali nei supermercati: sono tutte cose che fanno praticamente parte del mio DNA. Da quando sto con uno sneakerpatico, la mia testa è “fra le scarpe”, nel senso che non passa una persona di cui io non guardi le scarpe.  
    Ho imparato a riconoscere le Off-White grazie all’inconfondibile etichetta, mentre confondo ancora le Jordan 1 con le Dunk Hi, mi emoziono per le Solar Hu. Il risultato è duplice: da una parte riesco a condividere la sua passione, dall’altra tutti quei piccoli incidenti di distrazione di cui sopra... beh, tra nuvole e scarpe, sono cresciuti in maniera esponenziale.
  2. Le raffle sono diventate un motivo per cui puntare la sveglia prima delle 9 anche il sabato mattina. O sono il motivo per cui sospendere qualsiasi attività e dedicare completa attenzione solo a quello. Ah...peraltro, oltre a quello delle raffle (in sintesi: “vinci una lotteria, ma ti paghi il premio”), ho scoperto anche un altro mondo che ignoravo completamente: il resell! Ma che davvero?!
  3. Sneakers, sneakers ovunque e sempre: in ogni stanza della casa, seppur piccola, in macchina, negli zaini per i fine settimana fuori, negli alloggi in vacanza.
    La gestione e la valutazione degli spazi da dedicare alle sneakers è un tema che non passa mai di moda se stai con un malato di sneakers. Nella mia piccola casina, che al momento è ancora un grande magazzino non avendo ancora gli spazi in cui sistemare gli scatoloni del recente trasloco, so già quale e quanto spazio occuperanno le sneakers (prima ancora della mia amata libreria). Soprattutto, so già che non sarà sufficiente.
  4. Rischio spesso la morte: se appena appena gli sfioro le scarpe, se faccio tremare il tavolino con sopra i bicchieri di vino su cui siamo seduti amorevolmente a fare un aperitivo. Ovviamente, sono cose che mi capitano con una certa frequenza essendo io distratta. Anzi mi è capitata: una goccina di vino è volata proprio sulle sneakers indossate per la prima volta con grande soddisfazione.  Stiamo ancora insieme in questa relazione continuamente a rischio ed il merito è di Raisa (santa che meriterebbe un articolo a parte), che mi ha spiegato come mandar via la macchia.

Trick per salvare la relazione: per pulire le scarpe dalla macchietta di vino sulla parte scamosciata, è bastato prendere una pezza e un po’ di sgrassatore, spruzzarlo direttamente sulla pezza, quindi sfregarla sulla macchia.

Provare per credere? Anche no!

5. Da 2 poco usate, poco amate a quasi 10 volute, amatissime, utilizzate con rigore certosino per completare lo stile, senza dimenticare la comodità. I miei numeri sono ancora bassi: 10 sneakers non mi rendono certo una sneakerhead, ma posso vantare alcune chicche.

alcune delle sneakers che uso più spesso.

Infine, fuori dalla lista per il valore uncountable, avere un fidanzato con la testa nelle scarpe mi aiuterà a conquistare il podio di #ziapreferita delle mie (nostre) nipotine.
La grande ha fatto la comunione da poco e mi ha chiesto un paio di Jordan 1, scarpe tra le più introvabili considerato l’enorme mercato di resell che si è creato intorno a questo modello così iconico. Insomma, trovatele voi un paio di Jordan 1 al prezzo giusto senza avere un fidanzato così speciale!

ore 9.00. "Mi sono iscritta alla raffle?" - "si" - "ok torno a dormire"

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