Ode alla comodità!

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Continuo a dirlo: sono un UOMODO. Mi piace stare comodo, essere comodo, vivere comodo.
Ho avuto un collega, in un posto di lavoro precedente, che diceva di aver piacere a stare scomodo: stare seduto su una sedia dura o con uno schienale che spingeva sulla schiena, stare in scarpe piccole o cose così.
Sono uno che di solito ribatte quando crede di avere ragione, ma questa volta sono rimasto talmente senza parole che non sono riuscito ad abbozzare una risposta che fosse una, talmente non credevo alle mie orecchie.

Sono talmente una persona che vive di comodità che, da bambino, ho deciso di giocare a pallavolo anche perchè (oltre ad essere scarso coi piedi) il calcio mi faceva schifo: dovevo giocare sotto la pioggia, con i campi pieni di fango, neve o altro. Adesso vivo di caloriferi, pulizia e un gioco dove non c'è contatto con gli avversari: una gioia indescrivibile a pensarci bene. Una situazione comunque inaccettabile quella del calcio che faceva al paio, ancora prima, con l'impossibilità di avere i piedi sporchi di sabbia: avrò avuto 1 o 2 anni, e già mi facevo pulire i piedi ogni volta che sull'asciugamano qualche granello di sabbia mi toccava... solo per stare comodo e pulito e vivere nella mia zona di comfort.

Crescendo, dentro di me si è insinuata l'idea sempre più fatta mia che stare comodi voleva dire avere anche la testa più libera di fare altro, e così (anche per una guerra ai bottoni, che odio) ho fatto fuori camicie, polo, giacche e tutto ciò che si chiude con quei piccoli stronzi traforati.

Sono fermamente che a lavoro bisogna portare il cervello, e non giacca e cravatta.
L'aspetto esteriore elegante non è nulla, se poi, tipo, vai in bagno e non ti lavi le mani. Un vero gentleman.

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Rabbrividisco



Non ho problemi con i bottoni di jeans e pantaloni, per esempio, ma cardigan e cappotti li preferisco senza. E' una condizione che mi porto avanti da circa 31 anni, quindi credo che ormai faccia talmente parte di me che non cambierà, menomale. Poi vorrei fare una guerra a chi produce CAMICIE CON I BOTTONI E I DETTAGLI A CONTRASTO, OPPURE LE CAMICIE CON DOPPI E TRIPLI BOTTONI VICINI E COSI' VIA: VOI SIETE I RESPONSABILI DI CHI VA IN GIRO CON QUESTI OBBROBRI SCHIFOSI, E SONO SICURO CI SIA UN GIRONE DELL'INFERNO PER GENTE CHE FA QUESTE BRUTTE COSE.

Tre grandi bottoni per chiudere il cappotto, ma niente bottoni fake sulle maniche. Un grande capo firmato Uniqlo.

Sono alto 1.78 cm x 75 Kg circa e un sacco di problemi fisici alle gambe: tendiniti croniche ai tendini del quadricipite, varie scavigliate (almeno 5) dovute a partite di pallavolo dove ho spinto un po' troppo, indolenzimenti alla parte lombare della schiena. Capite bene che le scarpe, oltre ad essere una mia ossessione di ricerca del nuovo, dello strano, del particolare ed unico, sono una componente fondamentale per vivere bene, in comodità. Questo poi mi ha spinto ad approfondire sempre di più quello che ci mettiamo sotto (e sopra) i nostri piedi, e così eccoci qui a vaneggiare su eyesonsneakers.com .


Da che mi ricordo, ho sempre cercato scarpe comode: un paio di nike rosse a calzino, le Air Max 360 e le Monarch sono le prime che mi vengono in mente e che quando ero piccolo ho distrutto fino a vedere il dito uscire dalla suola e fare scoppiare l'unità Air. Catanzaro, il posto da dove vengo, non offriva (e non offre tuttora, ma SANTO INTERNET GRAZIE DI ESISTERE) molte alternative per lo shopping, per cui mi arrangiavo nei molti viaggi (settimane bianche e vari giri estivi) per acquistare qualche scarpa "da tennis" in grossi magazzini (Giacomelli Sport e InterSport gli antenati di quelli di adesso) o a Livigno, che è sempre stato un parco giochi pieno di scarpe sbrilluccicanti ma sempre troppo costose rispetto all'età che avevo e quindi le risposte erano "quando cresci te le compro" oppure "ancora ti cresce il piede, non c'è bisogno". Che poi, non è manco tanto vero: i miei genitori sempre fantastici (ciao ma, ciao pa) mi hanno sempre fatto avere più del necessario, una cosa di cui non sarò mai abbastanza grato da una parte ma che oggi, purtroppo, devo portare avanti da solo...- Ma, Pa, se volete allugarmi un 160€ ogni tanto c'ho delle scarpe da tennis da comprare.

Facendo un balzo ai giorni nostri, le prime scarpe che mi vengono in mente in termini di comodità sono ovviamente le Yeezy di Ye e Adidas, una collaborazione nata fortissima qualche anno fa (Era Giurassica, mi pare), fatta di scarpe super ricercate, quantitativamente limitatissime e con un hype pazzesco, ma che adesso sta un pò soffrendo forse di mancanza di idee, o troppe idee. Sicuro, troppe 350 V2 con colori uguali in giro non aiuta.

All'inizio le Yeezy le odiavo: troppo costose per pensare che potessero valere anche qualitativamente, mi ci sono approcciato per la prima volta alla fine del primo lockdown. Una giornata dei primi giorni di giugno, super soleggiata e appena fuori dalla prima maledettissima chiusura mi porta allo Snipes di Corso Buenos Aires appena aperto. Quella prima scelta, fatta di almeno 4 prove dentro al negozio è ancora qui, ed è stata definita da Roszko la più bella Yeezy 350 del 2020:

yeezy 350 v2 desert sage
Una Foto quasi artistica, ammirate la DESERT SAGE


Da lì è stato amore, sbocciato istantaneamente come quando vedi una ragazza bellissima in un posto che magari ti fa stare male e ti sembra una luce di Cielo.
Ho tante Yeezy, non tutte comode (maledetto Sizing... ne ho scritto un articolo, lo trovate qui) ma se posso darvi un consiglio: provate le 700 V1, le QNTM e le Slides. Se volete stare comodi, con stile, fate centro: mentre la QNTM è una scarpa molto sportiva ma non "eterna", sia le Slides che soprattutto le 700 sono scarpe che potrete indossare per sempre ed in qualsiasi occasione, dall'evento aziendale al casual, al matrimonio (ecco, magari non il vostro...o forse si? - parlavo delle 700, non vi ci vedo ad un evento aziendale con le Slides a meno che non sia a Bora Bora, in quel caso daje tutta). Le Yeezy sono delle sneakers che ti fanno sentire come se camminassi con i calzini (sottolineiamolo) su una bella moquette di un hotel 5 stelle, oppure come se mettessi il tuo culo sul divano di casa dopo una giornata pesante a lavoro: personalmente mi fanno sentire una nuvoletta compatta sotto il piede, che si muove il giusto sotto i miei piedi e ne accompagna il movimento anche se sento qualche dolorino qua e là specie nel post allenamento. Ecco, le Yeezy sono le scarpe "del giorno dopo": un'ora di pesi e due di allenamento possono essere pesanti, e 2 volte su 3 la scelta della scarpa segue il livello di stanchezza e pesantezza di gambe.
Ultimo approfondimento riguarda la morbidezza della suola: se la 700 (di cui la V3 è la mia seconda iterazione preferita, senza troppe sottigliezze e tecnologie ma un fit perfetto per i miei piedi e con una suola dalla camminata super naturale) è una scarpa abbastanza strutturata nell'intersuola (la componente interna, Boost per V1 e V2, si muove meno perché la gomma esterna è un po' più dura), la 350 diventa una pantofola che ti trascina, anche solo col pensiero, al calduccio di casa quando invece sei magari di fretta per raggiungere un posto ad inizio inverno ed hai lasciato la macchina a 2 km - ahhh quanto amo lo smart working .


Se 2 volte su 3 indosso Yeezy quando voglio stare comodo, quell'1 fa invece il salto e si butta nelle braccia di mamma Nike. Un'azienda di cui ultimamente ho parlato molto, e magari non positivamente, che però ha dalla sua un paio di chicche niente male all'interno della mia collezione.
Prima di tutto, le Sacai: se le LDWaffle non erano le mie preferite non appena uscite (quel design squadrato non era proprio la mia prima scelta), da subito mi sono innamorato delle VaporWaffle. Poi la fortuna ha voluto che vincessi le beige da LuisaViaRoma e, al netto di qualche problemino di guida (la suola dietro, super comoda e figa quando ci cammini, è scomoda quando guidi e ti costringe ad una posizione di piedi innaturale, dovendoli piegare verso l'esterno), sono in assoluto le Nike che al momento preferisco: le ho utilizzate anche ad un evento aziendale dove sono stato in piedi per circa 10 ore e dopo sono riuscito anche ad allenarmi senza portarmi dietro qualche dolore. Certo, forse una Jordan 1 avrebbe fatto una più porca figura per l'immaginario generale in questo momento...ma non è questo l'articolo adatto per cui c'è da aspettare (⌐■_■)
La camminata delle VaporWaffle non ha la stessa naturalezza e comodità delle Yeezy poiché l'intersuola, semplicemente raddoppiata, è abbastanza morbida ma non è il massimo in termini di stabilità generale. Quando però stai tanto in piedi e vuoi darti quel tocco di originalità in più, go with Sacai VaporWaffle.
Infine ho vinto le LDWaffle collabo Fragment e quelle grigie collabo Clot... e niente, sono più eleganti e fighe di quello che pensassi, per cui Nike Bella per te. Ci ho scritto anche un articolo, se volete.

Nike Scarpe VaporStreet Off White

Sempre di Vapor si parla, ma in questo caso Street, quando scelgo le Off White comprate da un amico qualche mese fa in outlet in Francia: la sneaker è molto appariscente e sicuramente più sportiva della Waffle, ma la comodità di quella intersuola React è impareggiabile se devi camminare tanto. Poi i colori e la forma di quelle scarpe possono piacere o meno, ma mettendole ai piedi si sente subito la differenza rispetto ad una *coff coff* Jordan.

Menzioni di comodità nella mia scarpiera:

John Elliott x Lebron James Icon: Max Air di Lebron 8 sotto una tomaia fresca e leggera. L'avrei voluta nera o rosa, l'ho trovata oro ma la metto spesso d'estate

Lebron 7 Media Day: Purple&Gold colori diversi sulle sneakers, chi sono io per non comprarla se ci aggiungi unità Max Air e una scarpa sportiva strutturata?

Air Presto: dagli anni 90, allacciatura e forma super ergonomica. Un design sempre attuale, una comodità eterna

Air Max 1: la storia della comodità inizia da qui

E voi avete una sneaker COMODA, che vi fa stare come se aveste i piedi sulla spiaggia fresca nei primi giorni d'estate con lo spritz in mano?

C'è anche un articolo molto figo, in antitesi a questo, che parla di QUESTIONE DI STILE.

Notizie sparse in questa settimana di sneakers:
1. Quanto sono brutte le nuove Yeezy 350 CMPCT? Vi lascio qualche immagine a questo link, ma preparate un sacchetto e state pronti ai giramenti di testa... Poi magari dal vivo sono diverse, ma i dubbi sono tanti.
2. Bomba le nuove Patta Aqua Wave Air Max 1, una collabo storica che anticipa, secondo me, il trend 2022 delle Max 1 sulla cresta dell'onda.
3. Finalmente sono uscite le Dunk SB High Strawberry Cough, rimbalzate per circa un anno. Sono fighe, per carità, e le avrei pure indossate... ma ce n'erano 12 in vendita, se per caso l'avete vinta e volete mandarmi una foto sono contento.

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