SneakerStory: Air Max 1. L'inizio della rivoluzione.

storia air max 1 - history air max one

Prendiamo la macchina del tempo, impostiamo la data del 26 Marzo 1987 e aspettiamo pazientemente di arrivarci.
Scendiamo con i nostri vestiti vintage che ben si sposano con l'abbigliamento del tempo e mimetizziamoci tra la folla.
Siamo negli Stati Uniti d'America, ancora attanagliati nella guerra fredda con l'URSS, ma un posto brulicante di nuove idee e geni creativi, che già comanda il mondo ancora prima che Internet sia tra le mani di tutti.
Fuori da un fast food qualcuno ha messo "Never Gonna Give You Up" di Rick Astley e, nella TV del negozio di fronte a te, vedi apparire degli omini gialli, leggermente sproporzionati dalla mano maldestra quanto geniale di Matt Groening. Si chiamano Simpsons, e già sappiamo che questo diventerà il cartone animato più lungo della storia della TV.

Potete farla partire, dura quasi quanto la lettura dell'articolo
I Simpson si allungheranno con altre due stagioni
1987, Ugly Simpsons

Il 26 Marzo è un giorno speciale per gli amanti delle Sneakers, tanto che dopo 35 anni si festeggia quasi come fosse una festa religiosa. Certo, ogni tanto può capitare qualche fail come quello di cui vi ho parlato nel primo articolo del mio blog, ma si spera che non sarà sempre così.

The History of the Nike Air Tailwind Series | Grailed
La Tailwind OG, a strati.

Il concetto di AIR non è nuovo in Nike. Ufficialmente 7 anni prima dei Simpsons, Phil Knight e compagnia avevano lanciato la Nike Tailwind, una scarpa da corsa che integrava una speciale striscia di "gomma" riempita di "aria" che permetteva all'atleta di correre non più solo su gomma dura, ma su un materiale ancora più responsivo, che facilitava la falcata e permetteva di correre più forte.

La Tailwind, ho scoperto nel libro di Phil Knight stesso, è stata la prima scarpa in cui Knight stesso correva e usciva con più nonchalance, perché una volta le sneakers non erano così in voga per tutti-i-giorni, ma delle scarpe da atletica o, al più, per lo sport al chiuso.

I problemi di produzione della Tailwind, data la novità di questo cuscinetto in gomma, erano semplici da trovare, ma non così semplici da risolvere: il cuscinetto, durante le pre-produzioni, si rompeva con troppa facilità, un po' perché era una cosa talmente fantascientifica che non si riusciva a "montare" bene, un po' perché il materiale e la tecnologia dell'epoca non erano ancora quelli che si danno per scontati oggi.
I difetti di produzione erano però stati risolti da Nike specie con produzioni ad Hoc negli Stati Uniti, e negli anni '80 lo Swoosh detiene circa il 50% del mercato calzaturiero sportivo nazionale.

La Tailwind, la Cortez e la Waffle Racer erano le scarpe più vendute di Nike, ma alcune scommesse, come la Air Force 1, non avevano avuto il successo sperato, facendo perdere a Nike un pò di popolarità rispetto al già colosso Adidas. In realtà, nel 1986, grazie ad un insperato successo in una piccola nicchia, la Force aveva ripreso a vendere, diventando poi la scarpa che conosciamo. Ma la storia all'epoca doveva ancora essere scritta, e Nike aveva bisogno di un colpo grosso.

Why Tinker Hatfield Means So Much More To Sneakers Than We Think | The  Fresh Press by Finish Line
Ha quasi sempre questo cappello addosso.

Ho già anche parlato di Tinker Hatfield, che oggi (per i meno avvezzi al mondo sneakers) è il mostro sacro che ha cambiato le carte in tavola nello sneaker game, sviluppando scarpe che portiamo tutti ai piedi e salvando il contratto con Jordan (sviluppando nello stesso periodo la Jordan 3 della rinascita, uscita in massa a fine anno ma indossata da Mike per vincere il premio MVP).
All'epoca era un architetto neo assunto da Nike per costruire alcuni palazzi in terreni sperduti, che per una casualità si era trovato a progettare una scarpa per un concorso ed era diventato Designer.
Potrebbe succedere anche oggi, come no.

Nike decise di affidare ad Hatflied questo importante quanto gravoso compito.
E visto che se il lavoro è mosso dalla passione per ciò che s'è fatto e si fa, e se si ama quel che si fa, si può arrivare all'impensabile, fu proprio una particolare costruzione ad ispirare il nostro.

Centre Pompidou - Sognandoparigi
Centre Pompidou

Chi è stato a Parigi almeno una volta, non può non aver pensato che cazzo ci facesse quel palazzo che è un misto tra un'accozzaglia di roba da buttare e stili controversi che niente c'entrano con l'eleganza della capitale francese.
Il Centre Pompidou è un Museo di Arte e Cultura, costruito con uno stile Post Moderno e Brutale nel 1977.
Sospetto che sia fatto apposta per confondere e stranire chi, tra un san pietrino e la Tour Eiffel, camminando si trova davanti 'sta cosa. Poi io non ne capisco niente, ma è il mio parere riguardo una delle strutture più strane che abbia mai visto rapportata alla città dove si trova... come un palazzo di Gaudì a Barcellona.

Tinker Hatfield, in viaggio in quel periodo, si fece ispirare proprio dall'"evidenza strutturale" del Centre Pompidou, che metteva in mostra anche "il brutto" di una costruzione, pensando fosse arrivato il momento di far vedere l'aria.
In Nike questa cosa non piacque molto. Ricordando i problemi della Tailwind, molti ingegneri e dirigenti erano scettici circa il mostrare un punto di debolezza della propria scarpa: ritenevano infatti che l'unità di gomma fosse troppo fragile per essere esposta, e soprattutto facilmente bucabile o soggetta a punture fortuite.
Hatfield però amava il rischio, come il Direttore del dipartimento Innovazione dell'epoca, e così, dopo varie riunioni, accorgimenti, produzioni di prova e miglioramenti strutturali, ebbe l'ok e il 26 Marzo 1987 la scarpa vide la luce.

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Notate niente di strano?

Non era da sola, ma era il frontman dell'AIR PACK che comprendeva anche:
Air Trainer 1, Air Sock, Air Revolution (la cui suola sembra molto familiare) e Air Safari.



Termina la puntata dei Simpsons, e siamo lì con la carta del panino in mano a ripensare alla giornata che sta per concludersi. Ci si alza e, un attimo prima di gettare via la spazzatura e tornartene a casa, c'è ancora qualcosa che cattura l'attenzione in quella piccola TV. Sta andando in onda la prima pubblicità di Nike di sempre, che ora, proprio sotto il logo, sfoggia una scritta di tre chiare lettere tutte in maiuscolo: A I R.

La pubblicità della Nike Air Revolution
La storia delle Air Max 1 - D3nalab

Prima di lasciarci, una chicca: la primissima produzione di Air Max 1 è "molto" diversa da quella che oggi vediamo ai nostri piedi.
Prodotta nel 1986, ebbe qualche difetto di produzione che portò Nike a rivedere l'unità AIR, per renderla più stabile e meno soggetta a forature.
La scarpa è conosciuta come Nike Air Max 1 Big Bubble o Air Max Zero e potrebbe rivedere la luce nel 2023.

Questo può essere l'anno delle Air Max 1? Ne possedete già qualcuna? Io credo di si, Nike aveva già presentato una CW della ormai sfortunata collabo con Travis Scott e l'uscita delle 4 Patta era secondo me un antipasto al 2022.
Nella mia collezione ho una fighissima Blue, Sail, Yellow che trovate sul mio profilo instagram e non vedo l'ora di aggiungere almeno la OG bianca e rossa, magari la big buggle del 2023!

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