Quando penso ad una scarpa comoda, sicuramente Jordan 1 non è la mia prima opzione.
Di Yeezy, Nike Zoom Air e compagnia ormai se ne cade il mondo, si trova tutto a prezzi più o meno accessibili e, almeno per parere personale, non viene meno il fattore stile anche se si rinuncia all'iconica prima J.
Ci sono anche delle Jordan più comode, come la 3, la 4 e la 11 che non fanno sfigurare in fatto di stile, ma se devi camminarci dentro per qualche Km a fine giornata non ti senti le ossa dei piedi modellate dall'asfalto.
Ad essere sinceri, la prima firmata Michael Jordan resta comunque la migliore in fatto di stile: i colori (quasi) sempre azzeccati, la sovrapposizione degli strati di pelle, il collar alto al punto giusto e tutti quei dettagli che la rendono unica tanto quanto inimitabile, sono evocativi di uno status mantenuto per anni che ora (un po' come iPhone) sta andando comunque a perdersi: un bene super ricercato nella fase iniziale dell'hype, raggiunge poi la saturazione sul mercato perché prima di tutto l'azienda per cercare di soddisfare tutti ne produce tante (troppe...) e toppa sui colori, ma il fatto di vederle ormai in giro ai piedi di chiunque (anche fake!!!) non ha certamente giovato alla Sneaker con la S maiuscola.
Nike è stata brava a lavorare su una scarpa più economica, la J1 Mid tanto odiata dagli sneaker collectors ma che, a poco prezzo (e ancor meno qualità, bisogna dirlo), ha portato Jordan ai piedi di tutti con quel pizzico di "vorrei ma non le trovo" o "vorrei ma non oso comprare 400€ di Jordan High su Stockx".

Una scarpa di 37 anni fa (e forse un po' più vecchia, almeno se pensiamo che nasce dalla Air Ship Pro), ancorata così tanto alla sua originalità da essere respinta ogni successiva prova (ogni tanto dubbia) di aggiornamento, pecca ovviamente sul sotto piede.
Per quanto abbia la parola AIR nel brand, l'unità d'aria è talmente piccola e incapsulata nella rigida intersuola da essere "silenziata" ad ogni passo, mentre il resto si commenta da sé nell'immagine 👇

Sei praticamente con l'avampiede per terra e camminare a piedi nudi, se non fosse che ti prenderebbero per pazzo e non saresti ugualmente figo, sarebbe la stessa cosa.
La Trazione è un discorso a parte.
Quando WEARETESTERS (youtuber americano) recensisce una J1, dice sempre la stessa cosa come un mantra "The Best Traction of all time".
Effettivamente la trazione è il punto forte della parte inferiore della scarpa, di cui vi ho parlato quando vi ho raccontato delle parti delle sneakers: ha molto grip, non raccoglie troppo sporco e va bene anche quando piove (coi dovuti accorgimenti).
ZOOM AIR

L'anno scorso, in piena pandemia, ero riuscito a prendere questa scarpa meravigliosa alla raffle di SOTF.
Non c'era la mia taglia, e la speranza che mi andasse il 44 appena coppato era più bassa della possibilità di vincere Sanremo. Peccato, perché questa (che ho poi venduto a 400€ circa) sarebbe stata tipo la mia Jordan preferita di sempre (forse, credo, boh).
Arriviamo però ai caldi afosi di agosto e ad un periodo quasi privo di restrizioni pandemiche, e da un altro "strano" sito (strano perché non vinci mai, ma per il resto super legit), DoubleClutch, vinco le Jordan 1 Zoom Rage Green in taglia 44.5.

Personalmente, non mi aspettavo una scarpa ben fatta: Nike Jordan ci ha abituato a sneakers di qualità scadente, che sicuramente non valgono gli ormai 170€ (e si dice possano arrivare a 180-200€ per questa estate) di retail...figurarsi a resell.
Queste hanno però una parte in suede abbastanza curata, di un verde luminoso e ben rasato, la pelle burrosa lì dove è necessario (la punta e il collar sono ben "pieni" e quindi sia l'aspetto che il tatto ne risentono positivamente).

La parte in assoluto migliore è però l'intersuola:
una unità Zoom Air a tutta lunghezza, e non tagliata, è posata subito sotto la soletta facilmente removibile (che io ho sostituito con la soletta delle Dame 5, casualmente perfettamente intagliata per essere messa sopra l'aria, ma meglio costruita), e migliora NOTEVOLMENTE la camminata.

E' praticamente come sentirsi sopra un cuscinetto d'aria che si muove dal tallone alla punta per rimbalzarti durante la camminata.

Aggiungo che quest'anno ho scelto anche la KD14 come scarpa da pallavolo, che oltre ad avere una unità Zoom a tutta lunghezza, ne ha un'altra posizionata sull'avampiede e i risultati in termini di rimbalzo sono pazzeschi.
Anche la suola, per far vedere che non è una J1 OG è stata modificata: presenta un gradiente dal rosso al verde con delle Z di zoom (o N di Nike?) a tutta suola che creano un bell'effetto particolare quando sollevi il piede.
In definitiva una scarpa che a me fa rivalutare la J1 a tutto tondo: è in assoluto quella che utilizzo di più nel mio parco 1, che comprende Court Purple, UNC, Mid Milano e A Ma Maniere.
👍Mi piace quando Nike sperimenta sulle sue scarpe più datate adottando tecnologie più moderne: l'unità Zoom io l'avrei voluta su tutte le J1, credo che così avrei davvero avuto una scarpiera composta solo da questa incredibile scarpa, che viaggia a continui sold out ad ogni uscita anche dopo 37 anni dalla prima volta.
😒Mi dispiace che Nike, dopo queste 2-3 scarpe, abbia deciso di eliminare questa variante dalla gamma in favore della CMFT, una scarpe più economica sicuramente, ma anche di gusto più dubbio e con colori sicuramente peggiori di quelli usciti con le Zoom.
E voi che ne pensate? Vi piace l'idea di sperimentare sulle sneakers originali o meglio puntare su nuove silhouette?