Devo ammetterlo: non ho mai comprato una sneaker sopra i 250€. La più costosa Nike/Jordan nella mia collezione (che ora conta 50 pezzi ma a breve diminuirà per fare spazio ad altro 🤍) è una magnifica, iperbolica, unica Jordan 3 Tinker Hatfield da 227€, un perfetto connubio delle due sneakers ideate dal Designer visionario che, dopo aver salvato l'accordo tra Nike e Michael Jordan, ha tirato fuori anche l'unità d'aria VISIBILE lanciando la mitica (ed ultimamente mitologica) Air Max 1.

Yeezy trova invece spazio nella mia trasparente scarpiera grazie alla Wave Runner, la bellissima 700V1 OG che desiderano tutti quelli che ne capiscono un minimo di sneakers.

Ultimamente però la scimmia con-le-Yeezy-ai-piedi sulla mia spalla continuava a farsi sentire: prendi le Off, prendi le Amiri, prova con le Zanotti, guarda le Vuitton, pensa alle cose serie...
E insomma alla fine, vuoi qualche sconto, vuoi l'opera di convincimento di qualcuno, ho preso la mia prima Out Of Office, una delle più semplici Off White.

Sono un tipo sufficientemente creativo da acquistare, ed usare, la Lebron 7 Media Day, la Nike SB Dunk Low Street Hawker, la Dunk SB Low Parra... ma per la Off volevo andare sul sicuro: se mi rompo le scatole e decido di vendere tutte le sneakers, qualcuna la dovrò comunque usare per andare in giro, quindi l'investimento deve essere oculato e futuribile.
Per i motivi di cui sopra, ho scelto lei:

Il Color Block è semplice, ma d'impatto:
- il main color è semplicemente bianco, che andrà bene sempre sotto qualsiasi pantalone, maglietta e calzino;
- il secondo colore è un beige molto chiaro che si sposa bene col bianco, rifinisce il toe e la parte posteriore sotto al collar
- il dettagli della freccia, e la suola, sono di un verde piuttosto brillante ma comunque difficilmente sporchevole...almeno una parte della sneaker rispetto al rimanente 85%
Qualità
Se devo acquistare una scarpa con cartellino 395€, devo assicurarmi come prima cosa che abbia una qualità infinitamente migliore rispetto alle altre 48. E non è facile, secondo me da internet, rendersi conto quanto una scarpa così semplice possa effettivamente differenziarsi rispetto alle altre.

Così sono stato in Rinascente a Milano, dove poi le ho effettivamente acquistate con ritiro in negozio dal sito, per valutarne la qualità di materiali e costruttiva.
A livello costruttivo la scarpa è impeccabile: avevo paura che, essendo ora Made in China (sad me), si potesse rischiare un abbattimento netto del modo in cui sono fatte ma, per fortuna, non è successo: la scarpa non ha praticamente sbavature, le cuciture non sono per niente grossolane come le varie Jordan ed anzi sembra tutto sia fatto con estrema precisione.
I materiali sono di alta qualità: non ho mai provato delle scarpe di qualità superiore a queste, non ancora almeno, ma non c'è paragone con tutte le altre 48. Quando le tocchi, ci passi il pollice sopra, noti proprio la differenza: in aggiunta, il cuscinetto sulla linguetta è bello cicciotto e resta in posizione, senza muoversi quando ci cammini, così come la parte del tallone, che è sufficientemente rigida (in senso positivo) anche quando la si infila senza calzascarpe.

Comodità
Una volta infilata, la scarpa è effettivamente più pesante delle altre: questo è dato in parte dalla pesantezza della pelle e dalla composizione della suola.
Proprio la suola aggiunge quel valore "sorpresa" che non mi aspettavo.
Sapete, quando si acquista una sneaker da quasi 400€, uno si aspetta la pelle di qualità premium, le cuciture di fino, gli "shoelaces" di fattura superiore, ma ci si aspetta pure che la comodità venga in qualche modo compromessa da uno studio approssimativo del piede.
Ricordo ancora le sneakers di alta moda da Hogan a tutto il resto della compagnia negli anni 2000-10: saranno state anche belle, ma in quanto a comodità hanno sempre lasciato a desiderare. Se non quelle con la suola alta...brutti tempi amici, per fortuna che magari alcuni di voi non se le ricordano.

E insomma Suola, Intersuola e Soletta fanno il loro lavoro: la soletta è più spessa di quella che avete probabilmente nelle scarpe mentre leggete questo articolo, di un materiale migliore rispetto a quella delle Jordan 11 (chi le ha potrà già solo pensare all'ENORME differenza che c'è tra J1 e 11), più accomodante rispetto all'abitudine.
L'intersuola non ha una tecnologia particolare e non è Boost, non è Vapor, non è Air, ma riesce comunque a sincronizzarsi tra la morbida soletta ed il super grip della suola.
Proprio la suola è da standing ovation: ha un grip perfetto in ogni condizione: sotto la pioggia; durante una discesa sdrucciolevole, sulle griglie in centro a Milano sui marciapiedi.
Avete capito che mi ha sorpreso, soprattutto perchè, pur sembrando inflessibile, non solo ha un ottimo grip ma riesce a ridare quel minimo di energia per non affaticarti dopo lunghe camminate.

Menzione stilistica per quei "cuscinetti" trasparenti, che hanno più valore di design che reale.
Sono fatti di un materiale LEGGERMENTE più morbido della suola verde, ma danno un bell'effetto sportivo alla sneaker del compianto Abloh e sono piazzati proprio sotto le parti importanti della camminata, tallone e pianta.
Taglia e Fit
Sono scarpe con la taglia italiana, con l'aggiunta difficoltà della mancanza del mezzo numero.
Incomprensibile questa scelta di Off-White: io mi aspetterei che un'azienda così attenta strutturi il sizing per tutti, ed invece si accontenta dei numeri pieni che tagliano fuori la maggior parte dei potenziali clienti che stanno a metà tra un numero e l'altro.
Io sono tra il 44 ed il 44.5 di Nike, Jordan, Yeezy, ma sapevo già che il 44 sarebbe stato uno yacht di un'oligarca russo appena sequestrato per via della guerra, per cui ho optato per un 43.

Avendo i piedi diversi, però, mi trovo nell'assurda situazione per cui alcune sneakers mi calzano "perfettamente" in ogni caso (Jordan 3, Yeezy 350 vecchio modello - perchè col nuovo è un casino e ne ho parlato nell'articolo sulla guida a tutte le taglie) mentre altre le devo adattare con una soletta diversa, o con l'eterna pazienza di rinunciare ad un minimo di comodità per lo stile.
La grande battaglia
tra Comodità e Stile
Per questo motivo devo adattare un minimo il piede destro (più piccolo) mentre col sinistro non ci sono problemi.
Il mio suggerimento è quindi di prendere una taglia in meno rispetto al vostro numero, anche se siete a metà (esempio pratico: sono 44.5, prendo il 43 comunque ed al massimo ci metto una soletta leggermente più sottile).
Considerazioni finali dopo 10 utilizzi.
Quando indossi la Jordan 1, c'è il forte rischio che già dopo il primo utilizzo ci siano pieghe, righe ed altre cose spiacevoli che spesso portano all'utilizzo degli shield (delle conchiglie che si mettono sotto il toebox per non farlo piegare) - a me piacciono le scarpe vissute quindi non li uso.
Dieci usi di Off-white "OOO" Out Of Office sono tanti, sopratutto se disparati: una festa aziendale piena d'alcool e gente che ti pesta i piedi la prima volta che le usi, giorni di pioggia e passeggiate in prati e parchi, incontri col tuo cane e con gatti in casa, sono solo alcune delle peripezie che queste sneakers hanno dovuto passare.
Posto che basta un panno umido per togliere le macchie da sopra, essendo una pelle molto piena, è sufficiente, le Out Of Office non si sono ancora rovinate: è chiaro che quando ci cammini tanto un minimo di "grinze" si formeranno, ma non si sono sicuramente rovinate in alcun modo.
Sono rimasto talmente contento del primo paio che ho comprato anche queste

e sto procedendo alla vendita di alcune sneakers che ho adesso proprio perchè vorrei usarle ancora di più.
Sono uno sneaker-man, anche quando vado in ufficio, ma credo che, alla soglia dei 32 anni, abbia bisogno di qualche sneaker più seria...sapete, quando il gioco si fa scottante e divertente.

PLUS. In negozio.
Entrambe le mie sneaker "OOO" hanno il tag in pelle invece che il più recente in plastica: molto bello, anche se a me girare con il tag attaccato non piace e lo tolgo sempre.
C'è poi attivo un servizio, in negozio a Milano, per cui ti personalizzano il tag in pelle con delle lettere di tuo piacimento: peccato che tu debba per forza comprare la sneaker lì in negozio, e poi si possa personalizzare solo subito dopo l'acquisto. Un po' un fail per un brand così importante, specie quando la scarpa costa a retail 395€ un po' ovunque.
Una recensione più esperienziale rispetto alle ultime, per una scarpa che, per prezzo e qualità, si erge a top nella mia scarpiera.
Per motivi diversi, nel corso dei prossimi mesi dovrò rinunciare a una serie di scarpe che mi permetteranno di modificare un po' l'assetto di casa per delle novità che arriveranno con l'avvicinarsi dell'estate.
Sto trovando nuovi modi per vivere la mia passione delle sneakers, e vorrei creare una Newsletter (che partirà in primavera) da inviare al sabato mattina con qualche chicca leggera da leggere in tranquillità.












