
Il più grande di tutti i tempi (o, in inglese, G.O.A.T. -> Greatest Of All Time, che senza punti vuol dire anche CAPRA), l'uomo che ci ha portato ad utilizzare scarpe di 36 anni fa con l'orgoglio di averle ai piedi e il sentirci fighi manco fossimo sulla luna, è stato anche un giocatore di basket. Un essere umano straordinario e ovviamente sfaccettato, che dal basket ha creato un impero, non può che avere avuto una vita altrettanto straordinaria.

3 sono poche, ed infatti penso che ci vorranno almeno altri 3 o 4 di questi brevi articoli per raccontare Michael Jordan, perché un solo articolo sarebbe davvero troppo lungo.
Iniziamo:
1. Michael Jordan scelse il numero 23 dagli anni dell'High School, perché sperava di diventare forte almeno la metà di suo fratello (che aveva il 45, 23 è la metà arrotondata per eccesso)

Ma sapevate che Jordan, in qualche occasione, cambiò numero? Oltre alla selezione olimpica, dove aveva il 9, Michael con la casacca dei Bulls giocò col 45 quando, dopo il primo ritiro, Chicago aveva ritirato il suo numero.


Jordan decise di tornare al 23 quando un suo avversario lo derise per una partita non ai suoi livelli e Chicago pagò una multa per ogni partita disputata col numero ritirato.
L'altro numero con cui giocò fu il 12, quando nel 1990 ad Orlando, a poco dall'inizio della partita, gli venne rubata la canotta e dovette adattarsi ad una maglia senza nome.

2. Michael amava Adidas, all'epoca la prima potenza sul panorama cestistico americano.
Sperava di firmare per loro, ma Adidas lo snobbò perché aveva altri giocatori già firmati e puntava sui lunghi, e così Michael decise di accettare l'accordo con Nike.
Michael cercò di tornare in Adidas quando si disse scontento delle prime due Jordan...ma Tinker Hatfield gli fece cambiare idea con la scarpetta di cui potete leggere la Jordan 3, scarpa della rinascita.

3.Le Jordan preferite dal GOAT sono, in ordine di preferenza 👇
Jordan 11
Jordan 3
Jordan 12, si dice per la somiglianza alla 11.


