Dici Jordan 1, pensi Chicago. Metti insieme le due cose, ed ecco che hai trovato la sneaker più iconica della storia, capace di ricordare a tutti gli sneakerhead che la "passione per le scarpe" non è cosa nuova: già nel 1985, infatti, le persone erano follemente innamorate delle giocate e delle scarpe di Michael Jordan. Eppure, quella passione non fu proprio duratura: già nel biennio successivo all'uscita le Chicago OG potevano essere trovate in vari outlet e negozi degli States. Ecco, l'idea delle Air Jordan 1 "Lost & Found" sta da una parte nella volatilità della memoria umana, dall'altra nella felice nostalgia di ritrovare qualcosa di inaspettato nella soffitta di casa (sì, lo so, dicendo queste cose sembro intellettuale: e modestamente lo sono).
Ehi, tu, fermo lì. So che volevi andare avanti con il mio bellissimo pezzo perché eri talmente preso dalle Lost & Found che minchia t'eri perso pure tu, ma prima devi sapere una cosa: negli scorsi giorni la community di Eyes si è ufficialmente allargata con un gruppo Telegram, dove potrai interagire con me, Fabri, Bese e tanti altri appassionati di sneakers, proprio come te. Clicca su questo link e il resto verrà da sé 🙂 e poi c’è anche Instagram 😎
Piene di dettagli, nostalgiche e "diffuse"
Partiamo da un presupposto: non c'ho manco 20 anni e l'origine della mia passione risale circa a due anni fa, per cui non andrò a dire che "Oh guardate che bel ritorno al passato, quanto mi mancano i tempi che furono, si stava meglio quando si stava peggio", anche perché onestamente sarebbero tutta una serie di cazzate ripetute e straripetute.
Chiarito questo, possiamo immergerci nella ricercatezza che rende le Lost & Found delle sneakers da vetrina: innanzitutto, e direi finalmente cazzo, Nike ha deciso di regalarci un box decente. La "base" è quella di una comune Jordan 1, mentre il coperchio sembra quello di un qualsiasi box rosso Nike, proprio per dare l'idea di una scarpa qualsiasi venduta in un outlet proprio perché il coperchio originale si era perso: in più, i colori sono sbiaditi e dal lato della label troviamo anche delle piccole scritte "sale", come se questa scarpa fosse stata comprata in saldo. Una volta aperta la scatola, ecco altri due dettagli super: la ricevuta dell'outlet dove queste J1 sono state originariamente acquistate (chiaramente fittizia, ma comunque strafiga e con delle vibes tremendamente americane) e una carta molto particolare, che vuole ricordare una rivista o un volantino. Insomma, tutto molto ricercato, cosa che avrei voluto vedere anche nel maledetto Fruit Pack di merda.



Ecco, finalmente siamo arrivati alle scarpe in sé: e niente, già il primo impatto stupisce e colpisce, soprattutto perché cazzo, non è una Chicago, ma alla fine dei conti è una Chicago, ed è addirittura più di una Chicago. Ecco, sicuramente non ci avete capito una sega, ma altrettanto sicuramente vi ho passato una parte del mio entusiasmo: che poi, ci volesse uno scienziato per capire la bellezza di questa sneaker. Basta aprire gli occhi e stare immobili a guardarle (io no, non posso, dato che il mio capo non mi paga se non faccio uscire questo articolo...scherzo, Fabri è tanto gentile con me 🙂 )
Nota di Fabri: non è vero, sono un duro e giro per gli uffici con la frusta.
Senza girarci troppo attorno, i colori e i materiali della tomaia sono le prime caratteristiche che distinguono queste Lost & Found da dalle Chicago normali: pur preservando la storica colourway Varsity Red-Black-White, Nike ha deciso di regalarci non solo una midsole e una tongue "aged" e quindi di colore sail, ma anche una tomaia che nelle parti bianche sembra quasi "strappata", come se il coating plasticoso avesse cominciato a separarsi dalla pelle, mentre nelle parti nere il cracking è molto pronunciato, proprio come ci aspetterebbe da una scarpa che ha qualche decennio di oblio alle spalle. Infine, tocco di classe assoluto, l'outsole rossa presenta un look polveroso, in piena sintonia con lo storytelling "vintage, used e cazzi vari" di tutta la sneaker.






A questo punto vi starete giustamente chiedendo perché mai io abbia deciso di inserire anche l'aggettivo "diffuse" nel sottotitolo: il perché è presto detto. Da quello che è trapelato, infatti, pare che lo stock non sarà basso, anzi, potrebbe addirittura essere simile a quello delle Jordan 11 "Cool Grey" (circa un milione di scarpe prodotte), anche se più verosimilmente parliamo di circa 500 mila paia, numero che rimane comunque elevatissimo. Basti pensare che pure JD e simili dovrebbero averne parecchie paia, cosa assolutamente mai accaduta con una release con così tanto hype. Infine, parliamo del prezzo: a retail andranno via per 190 euro, mentre a resell si parla di una cifra compresa fra i 300 e i 400, chiaramente a salire nei mesi successivi. Per cui anche se foste così sfigati da non prenderle alla release, programmata per il 19 novembre sull'app SNKRS, non temporeggiate troppo.
Nota di Fabri: che comunque 500.000*190€= 95 MILIONI DI EURO, quindi non proprio bruscolini per chiudere l'anno col botto tra J1 L&F, J1 Low Travis black e le solite J11 che sono globalmente apprezzate. Mo', non per fare quello che ci tiene ai soldi ma Nike si prepara forse al miglior Q4 della sua esistenza.
Il complesso background delle Air Jordan 1 "Lost & Found"
Ricapitolando quello che abbiamo detto fino ad ora, appare evidente come mamma Nike abbia voluto creare una storia attorno a questa scarpa, e non buttarla lì come un restock qualsiasi: insomma, non la "solite" Chicago, o, come se ne parlava all'inizio, una Chicago Reimagined, ma qualcosa di diverso, alternativo, nostalgico e capace di riportare al centro dell'attenzione le Jordan 1, modello che negli ultimi mesi è stato praticamente dimenticato dallo sneakergame (aprite SNKRS e ammirate quante belle J1 sono sostanzialmente ferme nei magazzini dello Swoosh). Una mossa prettamente commerciale, quindi? Anche, senza dubbio, ma non solo.
Ricondurre l'uscita di una scarpa così iconica a logiche prettamente economiche ha infatti poco senso, soprattutto considerando l'importanza che la multinazionale di Beaverton ricopre nel mondo delle sneakers: certo, le azioni di Nike hanno perso metà del loro valore nell'ultimo anno, ma il marchio rimane tremendamente influente e la sua forza commerciale è impareggiabile. Insomma, parlare delle Lost & Found come un modello salvaculo è un po' na stronzata, detto molto educatamente: sicuramente contribuiranno a rilanciare le Jordan 1, sicuramente faranno fare un botto di soldi a Nike, ma altrettanto sicuramente questa reiterazione delle Chicago è stata avallata per almeno altri due motivi.
Il primo è di tipo cronologico: le ultime Chicago sono uscite nel 2015, ben 7 anni fa, e anche se nel mezzo abbiamo avuto tante simil-Chicago, nessuna è stata neanche lontanamente amata come la OG (kiaro!). Il secondo è quasi "sociale": rilanciare una scarpa così riconoscibile è segno della grande volontà di rilanciare la community e dare a tutti una nuova possibilità, dato che lo stock, come abbiamo già detto, non sarà per nulla basso.
Queste Chicago mainstream cambieranno lo sneakergame?
Dipende. Risposta più da paraculo non ci poteva essere, certo, ma il sensazionalismo non è di casa da Eyes, motivo per cui schierarsi per partito preso ha ben poco senso: senza dubbio una release così ampia abbasserà moltissimo valore nell'aftermarket, rendendo queste Lost & Found quasi "popolari" e riportandole così alle origini, ma allo stesso tempo sarebbe da stupidi pensare che rimarranno ferme sugli scaffali del JD che avete sotto casa. Perché sì, sicuramente il mercato delle sneakers sta vivendo un periodo di crisi (diciamo pure motivato, considerando la situazione eco-socio-politica del mondo), ma le Chicago, che le si chiami "perse e ritrovate" o come volete, rimangono le Chicago, con tutta la loro storia e la loro sconfinata community.
Leggere questo articolo dopo averle prese con Accesso Esclusivo SNKRS stamattina alle ore 9 senza nemmeno partecipare alla raffle di sabato è ancora più figo! Le bramo da inizio anno.. oggi finalmente una gioia!!
“Cazzo zi, sega, figa oh…” Rispetto per la redazione che ha fatto scrivere l’articolo a un ragazzo che soffre di coprolalia
Tanta roba, speriamo dai... 🤞🏻
Pazzesche..💣