Le 5 (+5) sneakers più attese di Dicembre

Le 5 (+5) sneakers più attese di Dicembre

Sempre qua, sempre il primo del mese, puntuali come il migliore dei Patek Philippe (peccato che probabilmente non ne vedrò mai uno a meno di una vetrina di distanza): dicembre oramai è cominciato, e con esso si sta avvicinando anche il Natale, i regali, le cene o i pranzi in famiglia...insomma, è un bel periodo dell'anno, di cui spesso ci si lamenta ma che alla fine porta tante gioie.

Chiaramente, non siamo qui per parlare di queste, anzi, perché molto probabilmente per gli sneakerhead dicembre sarà un mese di grandi dolori: le release attese sono infatti tremendamente interessanti, pur non essendo chissà quante. Se escludiamo alcune bombe a mano, quindi, la maggior parte delle sneakers che usciranno passeranno praticamente inosservate. Ecco, giusto per anticipare qualcosina sulle 5+5 sneakers più attese di dicembre, posso dire che mancheranno tanto Yeezy quanto New Balance: una per chiari, chiarissimi motivi, l'altra perché a quanto pare l'hype che ruotava attorno a 550 e simili è andato definitivamente a scemare. Senza però perderci ulteriormente, cominciamo questo super recap!

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Nike Air Terra Forma x Off White - 1 dicembre su OBD, 21 su SNKRS

Quando si dice partire con il botto, e che botto cazzo! Ora, per amor di accuratezza e trasparenza, ritengo estremamente improbabile che queste Terra Forma vengano davvero rilasciate l'1 dicembre, ma la maggior parte delle fonti che ho consultato online concordano su questo giorno: in ogni caso, non sono qui per discutere il giorno in cui potrete acquistare queste sneakers incredibili (non so se nel senso positivo o negativo), ma per darvi una lunga e coincisa infarinatura sulla loro particolarissima storia. Mi dilungherò, certo, ma credo che un paio completamente inedito meriti un'attenzione completamente inedita.

Innanzitutto, queste saranno le prime Nike interamente pensate e disegnate da Virgil ad essere rilasciate sul mercato mondiale: fino ad oggi, infatti, il designer di Rockford era sempre intervenuto su modelli giù esistenti, cercando di portare il mondo dello streetwear a sfiorare il concetto di lusso e futuribilità, tutto questo attraverso una complessa e costante rielaborazione, scomposizione e ricomposizione dei dettagli che avevano reso iconici modelli come le Jordan 1 High. Ecco, in questo caso abbiamo davanti una scarpa disegnata da zero, senza alcuna silhouette "base": e questo ci permette di capire due aspetti del talento di Virgil.

La prima è che la creatività di uno dei designer più famosi del 21esimo secolo è stata incredibilmente limitata. Pensate alle Blazer, o alle Presto, o alle Jordan 1 Chicago x Off White, o ancora alle Dunk, che siano le Michigan, le University Red o il pack da 50: potete dire quello che volete, che siano dei capolavori, che siano bellissime, che siano tutto quello che volete, ma non che brillino per originalità. Certo, i temi che troviamo nelle "The Ten" sono sicuramente interessanti, ma detto in modo molto crudo quelle sneakers hanno avuto un enorme successo proprio perché non si distaccavano eccessivamente dalla silhouette classica: la innovavano, ma non erano creative nel senso più rivoluzionario e drastico del termine.

La seconda è che, banalmente, il limite alla creatività di Virgil ha posto le basi del suo successo planetario: pensiamo alle Blazer Low, o alle Air Force 1 Mid. Da un punto di vista quasi oggettivo, sono scarpe tremendamente creative, in cui si intravede lo sforzo di rompere gli schemi razionalmente imposti dalla moda: eppure, sono scarpe che non si è cagato praticamente nessuno, e che anzi in moltissimi hanno schifato. E, detto sempre in modo molto crudo, nemmeno queste Terra Forma incontreranno troppo il favore del pubblico, proprio perché rappresentano la tensione ad una creatività caotica, ipermoderna e anticlassica.

Tornando più terra-terra (ringraziatemi per il gioco di parole STREPITOSO), queste prime Nike interamente disegnate da Virgil presentano un design assolutamente inedito, che combina moltissimi dettagli più o meno classici e contribuisce così a creare una silhouette che personalmente ritengo mooooolto interessante: l'outsole si presenta come pronta a qualsiasi terreno e prende probabilmente spunto dalle creazioni della divisione ACG, mentre la tomaia, che abbina suede e tessuto tecnico, riprende parzialmente la linea delle Air Mowabb. Lo zip tie e lo swoosh cucito grossolanamente, invece, riprendono in pieno la tradizione ablohiana, con il motivo graffiti-arcobaleno sul retro che riprende quello visto su alcune colourway delle AF1 x Louis Vuitton. Infine, non potete non notare (altrimente sareste davvero ciechi) la tongue oversize, chiaro richiamo al mondo del basket, e l'unità Air a vista collocata sotto il tallone, a rendere onore alla tradizione Air Max.

Il prezzo di retail non è ancora stato annunciato, ma si collocherà probabilmente nella fascia fra i 160 e i 220 euro, mentre le colourway disponibili saranno quasi sicuramente quelle che vedete in foto: entrambe abbastanza "classiche", ma rese estreme dai moltissimi dettagli inseriti da Virgil. Insomma, una scarpetta non da tutti i giorni.

AGGIORNAMENTO: su One Block Down le Nike Air Terra Forma dovrebbero uscire l'1 mattina con un prezzo di retail di 210 euro. Vi lascio qui il link delle Sail e delle Brown.

AGGIORNAMENTO 2: sembra su OBD siano uscite già OOS

Potevamo lasciarvi senza guide per i regali di Natale? ⬇️

Nike SB Dunk Low x Concepts "Orange Lobster" - 5 dicembre

Di queste ne avevamo parlato con grande anticipo qui su Eyes: non solo perché siamo i migliori e vi forniamo degli approfondimenti da premio Nobel per la letteratura, ma anche perché di queste mitologiche Orange Lobster si parla da almeno inizio anno. Insomma, si tratta di una scarpa largamente anticipata e desiderata, che prestissimo potrebbe finire ai vostri piedi: la release sembra essere stata ufficialmente fissata al 5 dicembre, con alcuni skateshops europei e statunitensi che hanno già cominciato a ricevere carichi di Lobster da Nike.

Qualora voleste approfondire maggiormente la timeline e la storia di queste sneakers strepitose, cliccate qui e leggettevi il meraviglioso approfondimento che scrissi a inizio agosto: se non siete chissà quanto profondi e/o curiosi, invece, vi posso dire in questa sede che le Orange Lobster presenteranno una tomaia in pelle arancione, simile a quella delle Purple e Green Lobster, una midsole nera a contrasto e un lining interno "a tovaglia". Immancabili, infine, le bands che racchiudono il toebox e danno quel gustosissimo tocco di pescato del giorno.

Nike SB Dunk Low "Sandy Bodecker/Ebay" - 15 dicembre

Ecco, questa è una delle poche sneakers, insieme alle "Why So Sad?", che mi ha fermato dalla frenesia quotidiana e mi ha fatto riflettere: perché sì, una scarpa è pur sempre una scarpa, e affidarle significati ulteriori può sembrare quanto mai inutile, ma noi esseri umani possediamo una res cogitans proprio per donare profondità alla piatta, semplicistica e noiosa realtà. E queste Nike SB Dunk "Sandy Bodecker" fanno capire subito che la loro non è una storia normale: innanzitutto, la tomaia in pelle è divisa in vari segmenti, collegati fra di loro da striscie trasparenti che percorrono la scarpa a 360 gradi, includendo anche la suola (resa con una gomma traslucida). Sulla tongue e sul backtab, poi, non troviamo le normali scritte Nike, ma un #NIKESBFOREVER e uno swoosh con solo la scritta SB. Infine, tirando fuori le solette, vediamo due stampe meravigliose: su una è raffigurato "un signore" che tiene in braccio un dolcissimo bambino, mentre sull'altra un piede che indossa una SB Dunk molto simile a quella in cui si trova la soletta stessa.

Come probabilmente notato, per questa sneaker meravigliosa ho preferito partire dai dettagli per poi spiegare la storia, perché secondo me è importante avere un approccio attivo nella lettura: e la pappetta pronta non vi avrebbe di certo aiutato a riflettere. Ora che avete pensato (e che io ho fatto il bravo professore), posso spiegarvi la storia incredibile di queste Nike SB Dunk "Sandy Bodecker": correva l'anno 2003, la divisione SB di Nike era stata fondata appena un anno prima e le SB Dunk avevano appena fatto il loro ingresso ufficiale nel mercato delle sneakers. In tutto questo, un giorno Nike decise di mettere all'asta un paio di Dunk con una colorway che ricordava innegabilmente il logo di Ebay, tanto quelle scarpe si chiamavano proprio Nike SB Dunk "eBay": si trattava di un paio unico, che quindi venne venduto alla straordinaria cifra di 26 mila dollari, interamente devoluti alla fondazione Tim Braunch. L'acquirente rimase anonimo, e si seppe soltanto che doveva far parte del consiglio d'amministrazione di Nike.

Poco tempo dopo questa vendita straordinaria, fece la sua comparsa un altro paio, che in un video diventato subito virale veniva tagliato in quattro parti: improvvisamente, quindi, le paia prodotte divennero due, con un solo paio che però rimaneva intero. Nel 2018, poi, Sandy Bodecker dichiarò che il giorno del suo addio a Nike ricevette in regalo un paio di SB Dunk "eBay" come omaggio alla carriera: dopotutto, era stato lui a creare e a portare in alto la divisione SB di Nike. Nello stesso anno, un male più grande di lui lo portò via per sempre, e con lui se ne andò anche il numero esatto di SB Dunk "eBay" prodotte.

Per omaggiare e preservare la sua memoria, quindi, Nike ha deciso di donare a questa sneaker molti dettagli SB e un look scomposto, proprio come il paio distrutto e oggi conservato nel vault di Nike SB. Il "signore" sulla soletta, poi, non è altro Sandy Bodecker. Insomma, si tratta di una scarpa non ordinaria, capace di raccontarci una storia che va ben oltre allo sneakergame: per questo, anche il modello del 2022 sarà piuttosto limitato, con sole 8500 paia prodotte.

Air Jordan 1 Low x Travis Scott "Phantom" - 15 dicembre

Su queste ennesime Jordan 1 Low x Travis Scott uscirà a breve un approfondimento specifico, ma intanto qualche preview la diamo ai nostri cari, carissimi lettori: innanzitutto, e qua vi tranquillizzo miei amati resellers, la Phantom non sarà l'ultima sneaker in collab con il rapper di Houston ad uscire, dato che sono già trapelate immagini più o meno ufficiali di altre due possibili colorway, una Olive e l'altra Wolf Grey. La Phantom, poi, dovrebbe essere la J1 x Travis a più alta tiratura mai realizzata: si parla infatti di circa 150 mila paia prodotte, più del doppio rispetto alle Reverse Mocha o alle Fragment (comunque non le copperete, quindi state con il cuore in pace).

Anche in questo caso si tratta di una release anticipatissima, di cui si parla da mesi come una delle scarpe più attese dell'anno, benché molti abbiano criticato la scelta di Nike di saturare il mercato con l'ennesima collab uguale alle precedenti. Da una parte si tratta sicuramente di una mancanza di creatività, ma allo stesso modo, in un momento di grande incertezza economica, la multinazionale di Beaverton sente probabilmente il bisogno di monetizzare il più possibile con scarpe che è sicura di vendere e stravendere: dopotutto, i suoi ultimi sforzi creativi non è che siano stati proprio dei successoni (prendiamo come esempio le Scorpion) e questo sta probabilmente avendo delle ripercussioni non indifferenti sui conti dello Swoosh.

Anyway, tralasciamo i boriosi discorsi economici e passiamo alla vera protagonista di questo paragrafo: premettendo che odio le scarpe total black e che le ritengo una maranzata galattica, queste quasi quasi potrebbero avere il loro perché. Certo, non sono un fanboy di Travis e quindi non sono lì a dire "Minchia che figheee, TS genio assoluto!", ma comunque riconosco che uno sforzo c'è stato: le cuciture a contrasto, ad esempio, sono un dettaglio super interessante che smorza lo schifo che mi fanno le scarpe nere. Allo stesso modo, il logo dell'ape ricamato sul backtab della scarpa sinistra dona un bel tocco di novità ad una sneaker vista e rivista. Insomma, non vale mai nella vita il resell che avrà, ma allo stesso tempo non è una AF1 nera.

Air Jordan 2 Retro OG "Chicago" - 30 dicembre

Su queste bellissime Air Jordan 2 OG "Chicago" non vorrei dilungarmi troppo: non perché non meritino attenzione, sia chiaro, quanto più perché penso che di J2 abbiamo parlato e straparlato in questo 2022. Dopotutto, Nike ha puntato tantissimo su questa silhouette storicamente poco amata, proprio per celebrare il suo 35esimo compleanno nel migliore dei modi: possiamo dire che tutte le collab promosse l'abbiano rivalutata, ma non di certo che sia diventata una scarpa ipervenduta. Il prezzo di retail decisamente alto e l'estetica non proprio superlativa (per quanto sia un qualcosa di soggettivo) non l'hanno di certo aiutata, e anche questa Chicago, per quanto sia una colorway storica, farà fatica ad imporsi.

Al momento la data della release è fissata al 30 dicembre, per chiudere in bellezza un 2022 strapieno di J2 in tutte le salse: il prezzo di retail dovrebbe collocarsi intorno ai 200 euro, tanti soldi considerando una scarpa che non brilla proprio per la qualità dei materiali. Pur non nascendo come una sneaker di lusso "made in Italy", la Jordan 2 con il tempo è stata riportata alla mediocrità delle Jordan 1: per questo, manco a parlare di pellami di qualità o chissà che super cura nei dettagli. E forse questo è uno dei motivi per cui una persona, dovendo scegliere fra una J1, una J2 e una J3, difficilmente opta per quella in mezzo.

Altre 5 (mica tanto) super-release di Dicembre

 Adidas Forum Low "The Grinch"

1 dicembre - Natale è alle porte, e con esso anche i film natalizi. E, se avete dei figli o se siete voi stessi ancora dei bambini nel cuore (io lo sono), non potete non guardavi il Grinch: ecco, se volete farlo con stile aspettate l'1 dicembre e coppate queste strepitose Adidas Forum Low "The Grinch", strapiene di dettagli e contraddistinte da un suede che più Grinch non si può. Ecco, concludo questo paragrafino dicendo che bisognerebbe fare i complimenti ad Adidas per le collab natalizie: nel 2022 questa, nel 2021 quella con "Mamma ho perso l'aereo".

8 dicembre - Forse dopo quasi un anno è arrivato anche il momento delle Nike Air Force 1 Low x Drake "Certified Lover Boy": dopo tutti i problemi con la produzione e i vari ritardi dovuti alla supply chain, Nike sembra pronta a rilasciare al pubblico l'ennesima AF1 bianca. Eppure, Elliot Page l'ha recensita e non sembra così malaccio, grazie soprattutto ad un pellame ben martellato, anche se il prezzo di 160 euro non è proprio simpatico. Insomma, chi vivrà vedrà, se le copperà (sono un poeta della madonna, lo so).

 Nike Air Force 1 Low x Drake "Certified Lover Boy"
Air Jordan 11 "Varsity Red"

10 dicembre - Rilasciate recentemente con uno shock-drop ma programmate ufficialmente per il 10 dicembre, le Air Jordan 11 "Varsity Red" o "Cherry" sono secondo me una delle colorway più interessanti uscite negli ultimi tempi: tralasciando il fatto che questa silhouette non sia la più amata in Europa, questo rosso molto natalizio potrebbe inaspettatamente farne vendere qualcuna in più, soprattutto fra il pubblico femminile. Ciononostante, copparle sarà tutto fuorché complicato, considerando che già ora il prezzo di resell è allineato a quello di retail.

19 dicembre - Giusto per mi piace lamentarmi, Nike potrebbe anche decidere di fissare delle date un po' più sicure. In ogni caso, le Nike Air Force 1 x Ambush "Green Gold" dovrebbero essere rilasciate il 19 dicembre, giusto in tempo per regalarvi una sneaker superinteressante per Natale: i dettagli sono tipici della collab, con quello swoosh allungato che dona alla AF1 un aspetto futuristico e slanciato. Insomma, una scarpa insolita, ma sicuramente in linea con la tradizione Ambush.

22 dicembre - Il 2022 è stato l'anno della caduta ufficiale delle Jordan 1 High: il down generalizzato che ha colpito lo sneakergame ha infatti fatto affondare le quotazioni della silhouette più iconica dello sneakergame, con la sola "Lost & Found" che sembra esserne uscita indenne. Ecco, per quanto l'Air Jordan 1 High OG "Twist 2.0" non sia affatto una brutta sneaker, difficile che possa invertire questo trend: sicuramente andrà sold-out, ma non la vedremo "abusata" come Jordan 4 e Dunk.

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