La collab del secolo non si ferma: cosa sappiamo sulle Air Jordan 1 Low x Travis Scott "Black Phantom"

Jordan 1 Low x Travis Scott Black Phantom

Lo so, lo starete pensando tutti che è un titolo al limite del sensazionalistico, ma alla fine bisogna essere oggettivi e guardare ai dati concreti: quella con Travis è infatti l'unica collab intrapresa da Nike che non ha praticamente mai perso hype e che soprattutto ha contribuito a far esplodere l'interesse per il mondo delle sneakers. Anche qui, lo so, starete tutti pensando che ci sta Off-White, e che ci sta A Ma Maniere, e che ci stanno altri cazzi e mazzi: e io vi dico che avete perfettamente ragione, ma allo stesso tempo vi tocca ammettere che non esiste nessuna scarpa così largamente diffusa, copiata, ammirata e flexata come le J1 High OG di Travis. E queste Jordan 1 Low "Black Phantom" difficilmente non onoreranno a dovere la tradizione milionaria di questa collaborazione, anche se, e va detto con schiettezza, questo swoosh oversize che tanto ha fatto gridare all'innovazione sta cominciando a stancare gli appassionati di sneakers.

Nike e Travis, la "fine" è vicina?

Dopotutto, il marchio di fabbrica della collab fra la multinazionale statunitense e il rapper di Houston nasce nel maggio del 2019, quando vennero rilasciate le ormai iconiche Jordan 1 High OG: tutt'oggi rimangono un gran bel paio, ma "l'età" si fa sentire, soprattutto considerando i folli e caotici cambiamenti che la moda ha subito negli ultimi tre anni, con New Balance che ha deciso di entrare nel mercato in modo dirompente, Yeezy che ha continuato a rivoluzionare l'idea di sneakers e brand di lusso come Larvin e Balenciaga che si sono definitivamente imposti anche in questo settore.

In tutto questo, chiaramente, ci sono pure scappate na pandemia e na crisi globale: insomma, gli ultimi anni non sono stati particolarmente semplici per il pianeta Terra, eppure ogni J1 uscita in collab con Travis ha spaccato il mercato e aperto i portafogli di migliaia di sneakerhead. Questo potrebbe apparire come un controsenso rispetto al titolo di questo paragrafo e alla mia argomentazione, e per questo vi invito a guardare oltre all'hype e ad osservare quanto Nike abbia puntato su release fortissime in questo Q4: in pochissime settimane, infatti, abbiamo visto e vedremo l'uscita di Jordan 4 Midnight Navy, J1 Lost & Found, J4 A Ma Maniere, Dunk Why So Sad?, Dunk Orange Lobster, Dunk Sandy Bodecker e, ultime ma non per importanza, J1 x Travis. Ecco, il fatto che tutte queste sneakers da soldout sicuro siano uscite in appena 2 mesi non è un caso, e la seconda Travis di quest'anno (quarta considerando anche le Air Max e le Air Trainer uscite in primavera) potrebbero essere la ciliegina sulla torta di un quarto trimestre mica male: a supporto di tutto quello che ho appena detto, basta che guardata la curva delle azioni Nike, che da settembre hanno acquisito un buon +20%.

Credo che questo grafico valga molto più di tutte le mie parole messe assieme.

Questa ciliegina, però, potrebbe avere un retrogusto spiacevolmente amaro, perché due diverse J1 x Travis nello stesso anno non si sono mai viste e perché effettivamente 150 mila paia sono davvero tante: in più, pare che per i primi mesi del 2023 sia stata programmata anche la release di un paio in colorazione Olive, che, stando ad alcuni rumor, potrebbe essere anche l'ultimo di una collab che ha fatto la storia delle sneakers. Anyway, lasciamo da parte queste elucubrazioni troppo proiettate sul futuro e andiamo ad analizzare queste Black Phantom!

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Una colourway "banale e bruttina", ma c'è il fattore Travis

Ditemi quel che volete, insultatemi, picchiatemi, smettete di leggere Eyes, ma non negate l'evidenza: se queste Jordan 1 x Travis "Black Phantom" fossero una qualsiasi altra scarpa, non se le cagherebbe nessuno se non i maranza. Dopotutto, se escludiamo il reverse swoosh e le cuciture a contrasto, ci troviamo di fronte ad una Air Force 1 nera in suede, forse una delle scarpe più brutte e odiate della storia dell'umanità. Per questo motivo, e sono in buona compagnia, non posso dire che queste ennesime Travis siano una scarpa stupenda, mega abbinabile o chissà quale altra cazzata retorica: sono onestamente banali, perché ripropongono dettagli già visti in una veste particolarmente anonima. Certo, qualche dettaglio carino c'è, come le sopracitate cuciture bianche o l'ape ricamata sul backtab e dedicata alla figlia Stormi, ma il mio giudizio non può cambiare per così poco. Eppure ci sarà chi le amerà e chi spenderà un bel migliaio di euro per portarsele a casa: e va benissimo così, ma bisogna anche rendersi conto che

fattore Travis ≠ scarpa in sé

Ecco, ora la questione sarà "Che cazzo è il fattore Travis?". Sarà breve e conciso (cosa che non sono mai): è tutto quell'insieme di caratteristiche ed eventi che esulano dalla sneaker in sé e comprendono l'hype della collaborazione, il solo fatto che Travis ci abbia appiccicato un reverse swoosh, l'alta richiesta delle precedenti paia e la """relativa""" accessibilità di questa specifica release. Arrivando al dunque, si può dedurre che molte persone acquisteranno questo paio solo e soltanto perché è una Travis, e non perchè necessariamente gli piaccia. E cosa c'è di sbagliato in questo? Nulla, tutto sto discorso era solamente per comprendere la furbizia di mamma Nike nell'aumentare i numeri di produzione di un paio hype, usando materiali meno vari (e quindi meno impattanti nei costi di produzione) e mantenendo comunque alta la domanda del mercato: in altre parole, ottimizzazione.

Numeri e previsioni per queste sneakersss

Arriviamo alla sezione che terrà incollati agli schermi grandi e piccini (resellers, si intende). Parto dicendo in tutta sincerità e ovvietà che non ho la sfera di cristallo, ma i numeri che andrà elencando dovrebbero riflettere abbastanza fedelmente la realtà delle cose future: innanzitutto, come ho anche già detto, lo stock sarà probabilmente di 150 mila paia, moltissime considerando l'hype e l'esclusività della collaborazione. Queste tantissime paia verranno sicuramente rilasciate per la maggior parte attraverso l'app SNKRS, con i cosiddetti "tier zero retailers" che riceveranno comunque scorte di buon livello: la release generale è programmata per il 15 dicembre, anche se con Natale alle porte e con tutti i problemi avuti dalla supply chain non si può ancora essere sicuri che Nike riesca a droppare queste Travis in tempo.

Per quanto riguarda il prezzo, invece, ci collochiamo più o meno sui 160-170 euro per il retail, mentre per il resell è piuttosto complicato fare una stima, dato che le quantità saranno più che doppie rispetto a tutte le J1 x Travis uscite fino ad ora: dovessi dire la mia spererei che vadano per 400-500 euro, ma dato che sono un aspirante economista e un costante realista, difficilmente le vedremo andare per meno di 800 euro. Certo, meno rispetto alle OG, alle Fragment e alle Reverse Mocha, ma le cifre rimaranno comunque molto alte a meno di clamorosi problemi nel controllo qualità o chissà quale altra catastrofe. Chiudo con un consiglio per i potenziali buyers: valutate bene l'acquisto di questo paio, perché fra tutte le Travis uscite rischia di essere quello meno stabile a livello di valore. Aspettando il momento giusto (2-3 settimane dall'arrivo delle paia) potreste riuscire a chiudere dei deal molto interessanti, per cui siate pazienti e non fatevi prendere dal fattore Travis.

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