Le 5 (+5) sneakers più attese di Gennaio

Le 5 (+5) sneakers più attese di Gennaio

Il 2022 è finito, ma Eyes rimane lo stesso: per essere precisi, non ci è ancora pervenuta alcuna offerta formale dal Gruppo Percassi, per cui le top 5+5 delle sneakers più attese continueranno a uscire ogni primo del mese, in modo da prepararvi psicologicamente alla marea di L che prenderete.

Pur sperando che dicembre sia stato un mese proficuo per molti di voi, devo mantenermi realista: l'ultimo mese del 2022 è stato infatti strapieno di release tanto incredibili quanto imprendibili, con sneakers di altissimo valore che nei prossimi tempi potrebbero raggiungere cifre stratosferiche sull'aftermarket. Ne sono un esempio le SB Dunk Orange Lobster e Sandy Bodecker, oppure le J1 Low Phantom di Travis Scott, oppure ancora le Terra Forma. Insomma, se Nike doveva chiudere il Q4 con un boost di ricavi, molto probabilmente l'ha fatto.

A fare da contraltare a questo strepitoso (non per il vostro portafogli) dicembre sarà un gennaio che si preannuncia ampiamente deludente: certo, siamo solo all'inizio del mese, ma di release clamorose non c'è nemmeno l'ombra, con le varie collab, Jordan 4 e Jordan 1 che per la maggior parte sono state posticipate a febbraio e a marzo. Ciononostante, se non amate le sneakers alla moda e preferite le chicchette, gennaio sarà un mese niente male: chi invece ricerca l'hype o il super-pezzo-galattico da collezione, potrà tenersi il suo sporco denaro.

New Balance 1906 "Protection Pack" - 1 gennaio

Mentre l'hype sul Protection Pack delle 2002R sta definitivamente scemando e i prezzi stanno lentamente tornando alla normalità (a gennaio 2022 le Rain Cloud andavano a 600 euro!!!), New Balance si prepara a lanciare sul mercato il Protection Pack del modello 1906. Come accaduto con le 2002, la filosofia e contemporaneamente strategia di marketing di New Balance è chiarissima: prendere una silhouette storica, darle un look distressed e limitarne la produzione a pochi pezzi, a loro volta rilasciati con il contagocce.

E, va detto, c'è poco da fare: pure queste scarpe sono venute fuori molto bene, a dimostrazione dell'enorme crescita avuta da New Balance in termini di design. Per essere chiari, limpidi e cinici al massimo: questo brand è passato dallo svendere le proprie calzature sulle bancarelle dei più merdosi mercati di paese all'essere tanto ammirato per la qualità dei suoi prodotti, quanto considerato come uno dei massimi innovatori nel mondo della moda street.

Ad uscire, almeno per ora, saranno quattro colourway, di cui tre richiamano perfettamente le 2002R: una Rain Cloud, una Phantom e una Sea Salt. L'ultima che vedete nella galleria è invece una variazione, che con toni sul grigio chiaro e dettagli grigio scuro aggiunge sicuramente un po' di innovazione ad una palette che altrimenti avrebbe avuto un retrogusto di "già visto". Soffermandoci un attimo sulle sneakers in sé, infine, è inevitabile non apprezzare ancora una volta il meticoloso lavoro fatto da New Balance per "nascondere" la tomaia in mesh, coperta da uno strato di suede che in molti punti, però, si dirada e "mostra" quello che si cela sotto.

La release sul sito ufficiale del colosso americano non è ancora stata annunciata, ma sono molti i retailer che la lanceranno l'1 gennaio, come BSTN e Overkill. Il prezzo di retail è fissato a 180 euro, con l'aftermarket che non si è ancora scaldato particolarmente su questo modello, anche se molto dipenderà dalle quantità prodotte da New Balance: l'andamento potrebbe essere molto simile a quello avuto dalla maggior parte delle 550 e delle 2002, che subito dopo la release sono crollate per poi alzarsi paurosamente nel medio-lungo termine: per questo, se non riusciste a prenderle a retail, nona aspettate più di 1-2 mesi per prenderle a resell.

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A Bathing Ape Bapesta x JJJJound "Navy" - 7 gennaio

Premetto: all'inizio mi parevano bianche e nere, e tuttora non le vedo molto blu: per questo, le avevo subito chiamate con il tremendo appellativo "Panda". Eppure, stando al sito di JJJJound, queste Bapesta sono bianche e navy. E dato che non sono nessuno per contraddire Nigo & CO, ve le presenterò come Bapesta x JJJJound "Navy" 🙂

Indipendentemente dal colore, va detto che le Bapesta hanno un fascino che trascende le scarpe in sé: dopotutto, non è che sia una snneaker chissà quanto innovativa, essendo a tutti gli effetti un bootleg delle mitiche Air Force 1. Un bootleg che, però, ha completamente cambiato la storia dello streetwear in Asia, contribuendo alla nascita di un fenomeno che altrimenti non avrebbe assunto le incredibili caratteristiche che ha oggi: proprio per questo motivo, Nike non ha mai detto nulla a Nigo, e, anzi, in più di un'occasione ne ha riconosciuto la visione e la grandezza.

Questa seconda versione delle Bapesta x JJJJound riprende la prima, uscita a febbraio 2022, sostituendo soltanto il grigio con il navy: si tratta di una reiterazione decisamente interessante di una scarpa iconica, nata con l'obbiettivo di distinguersi completamente dalla massa. Non a caso, le colourway più famose mai uscite sono anche le più stravaganti ed eccentriche, come ad esempio le "College Dropout" di Kanye West.

Come la "Grey", invece, questa "Navy" non vuole farsi distinguere, ma al contrario fa valere l'estetica minimalista di JJJJound: la STA però non può essere un dettaglio "invisibile", motivo per cui questa sneaker abbina alla perfezione due visioni dissonanti dello streetwear, armonizzandole in unico concept.

Tornando terra-terra, la release sul sito di JJJJound è fissata al 7 gennaio, con un prezzo di retail che probabilmente sarà di poco superiore ai 300 dollari: tanti, forse tantissimi considerando il fatto che è un bootleg della Air Force. In fin dei conti, però, si tratta di un pezzo di storia dello sneakergame.

Air Jordan 1 High "True Blue" - 14 gennaio

Meh. Diciamo che, vedendo le J1 che sono uscite nel 2022, queste non sono proprio il grail di una vita: non dico siano brutte, perché alla fine si tratta di una colourway non orribile, con un pellame apparentemente decente e una palette non esageratissima, ma allo stesso tempo non sono di certo le Taxi o le Lost & Found.

Come si può ben vedere, le Air Jordan 1 High "True Blue" presenteranno una tomaia blu, bianca e grigia, che dovrebbe ricordare la Jordan 3 "True Blue", indossata non solo da Michael Jordan nel corso del 1988 ma anche da Kobe Bryant nel 2003, quando da svincolato giocò gli All Star Game e sorprese tutti con le J3 ai piedi. Riguardo a questa sneaker non c'è molto altro da dire: non hanno una storia da raccontare, né si ispirano a chissà che J1 grandiosa o particolarmente iconica. Insomma, parliamo di una scarpa normalissima, che quasi sicuramente rimarrà sulla SNKRS app anche dopo la release (come si può vedere sul sito Nike di Hong Kong, dove sono già state rilasciate), che avverrà con tutta probabilità il 14 gennaio al prezzo di 180 euro.

Air Jordan 1 Low "Year of The Rabbit" - 21 gennaio

Ecco, su queste meraviglie invece mi voglio soffermare, altroché. Guardatele: piene di dettagli, con una storia da raccontare e un significato che trascende la scarpa stessa, ma contemporaneamente pulitissime, non esagerate e tranquillamente mettibili con qualsiasi outfit. In altre parole, la sneaker quasi perfetta. E devo dire che di Jordan 1 Low quasi perfette ne abbiamo viste tantissime nel 2022, fra le Reverse Mocha di Travis Scott e le meravigliose e sottovalutatissime Voodoo di Zion.

E questa "Year of The Rabbit", dedicata al ricchissimo mercato cinese, merita una marea di attenzioni. In primis, perché si tratta di una scarpa obbiettivamente meravigliosa e qualitativamente impeccabile, fra suede e pelle morbidissima e una serie di dettagli che non possono passare inosservati, come il collar in terry, i lacci sfilacciati che ricordano il pelo del coniglio e il retro della tongue, che presenta il ricamo stilizzato di un coniglio.

E proprio sotto questo coniglio troviamo il secondo motivo per cui non dovresti assolutamente lasciarvi sfuggire le Air Jordan 1 Low "Year of The Rabbit": la tiratura estremamente limitata. Dopotutte, queste scarpe verranno realizzate in appena 5000 esemplari, che, tra le altre cose, non approderanno mai in via ufficiale sul mercato mondiale: quasi sicuramente, infatti, si tratterà di una release esclusivamente cinese, con noi europei che ci dovremo accontentare di qualche J1 Low di plastica.

Adidas Campus Moon x Bad Bunny "Cloud White" - 28 gennaio

Non avrà un briciolo della fama, del talento, della visione e della follia di Kanye West, ma se c'è un'artista in cui Adidas crede, quello è senza alcun dubbio Bad Bunny: negli ultimi mesi, infatti, abbiamo visto uscire diverse colourway delle Forum Low x Bad Bunny, diventate spesso dei veri e propri grail per i collezionisti più attenti, tanto che il loro valore è salito alle stelle sull'aftermarket. Per questo motivo, e avendo pure rescisso il contratto di Ye, la multinazionale tedesca è pronta a lanciare una nuova sneaker in collaborazione con il rapper portoghese: ad essere stravolte e rinnovate saranno questa volta le Campus.

Cambia il modello, ma la hype-formula di Bad Bunny non cambia affatto: anche per le Campus il rapper ha infatti deciso di optare per un design contraddistinto da un collar oversize e da materiali di alta qualità, come il raw suede che troviamo su tutte la tomaia. Sopra la midsole color sail, poi, Bad Bunny ha deciso di piazzare una mudguard particolarmente oversize, che, oltre a proteggere il delicato suede da eventuali schizzi di fango, dona un'estetica estremamente innovativa ad un modello storico di Adidas. A concludere il tutto, una doppia tongue e una colourway pulita, versatile e senza eccessi.

Questa è l'unica sneaker di cui voglio dare un parere personale esplicito, perché secondo me lo sforzo che sta mettendo Adidas per raggiungere l'hype di Nike è davvero ammirevole, per quanto la storia del marchio americano sia praticamente irragiungibile. Eppure, nel prossimo futuro, Bad Bunny potrebbe davvero diventare il nuovo punto di riferimento nel mondo del design: la visione per farlo, dopotutto, c'è.

Altre 5 (ma proprio per niente) super-release di Gennaio!

3 gennaio - Senza girarci troppo attorno, le Dunk normali stanno un rompendo un po' il cazzo: ormai Nike sembra non avere più idee di nessun tipo, motivo per cui le colourway in programma sono per la maggior parte "reverse edition" di quelle più iconiche. Per non parlare poi della qualità scadente che spesso contraddistingue le non-SB. Insomma, questa Nike Dunk Low "Reverse Brazil" mi convincono meno di zero.

14 gennaio - Ecco, per quanto non sia un grandissimo fan delle J5, queste non sono affatto male: certo, abbinarle decentemente potrebbe essere un po' un'impresa, ma quantomeno si tratta di una variante tutto sommato riuscita delle mitiche Raging Bull. L'uscita delle Air Jordan 5 "Dunk On Mars" è fissata per il 14 gennaio e, ricordo, saranno una woman-exclusive: i piedoni, quindi, potrebbero rimanere esclusi 🙂

17 gennaio - Una Air Force 1 "Total Black" in collaborazione con Slam Jam. Tutto qua. Niente di più, e proprio per questo non posso che professare il mio schifo più totale: certo, i materiali usati saranno sicuramente ottimi, ma le AF1 nere sono probabilmente le scarpe più brutte di tutto l'universo. E non mi interessa se sono gusti: esistono anche i gusti di merda, e bisogna riconoscerlo (vi voglio tanto bene, lo sapete).

27 gennaio - Non fossero GS, queste Air Jordan 3 "Marstone" spaccherebbero come poche altre: la palette proposta da Jordan Brand è infatti strepitosa, con degli accostamenti inediti su una silhouette così importante e divenuta sempre più amata, grazie soprattutto alla collab con A Ma Maniere. Ah, dimenticavo: le Marstone per ora rimaranno un'esclusiva statunitense, altro motivo per cui difficilmente ne vedrete un paio in Europa.

? - Dove siano finite queste Nike Air Force 1 Mid x Off-White "Pine Green" è vero mistero. Sarebbero dovute uscire in estate, ma alla fine non se ne fece nulla: sarebbero dovute uscire fra l'autunno e l'inverno, e ancora nulla. Intanto, Jordan Brand ha annunciato di aver definitivamente sospeso qualsiasi collaborazione con il brand fondato da Virgil Abloh. Ciononostante, Nike dovrebbe continuare a collaborare con Off-White: che gennaio sia il mese di queste AF1?

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