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Dopo aver preso le 574 di Salehe Bembury, ed averle amate a New York per comodità e stranezza on the go (qualcuno si ricorda il fischietto?) camminando per anche 20km in un giorno, ho atteso...tanto, forse troppo.

Non so cosa, effettivamente: le 2002 PP Rain Cloud sono una bellissima colorazione ma a resell folle e comunque usata dai più, le Mirage Grey easy cop mi piacciono ma boh...poi vabbè passa il tempo, si perdono le sneakers, cambia anche un po' il mio approccio allo sneakergame e quindi le lascio perdere...
Il Chinese New Year, fino a qualche anno fa, era la nicchia della nicchia. Un evento carico di oroscopi e segni così lontani da noi lo hanno però fatto avvicinare da un punto di vista economico, portando aziende occidentali prima dell'alta moda e poi anche sportive ad abbracciare sempre più un mercato ancora in crescita come quello cinese, prendendo a piene mai prima dal famoso 11.11 (festa dei single che equivale in Cina al Black Friday, dove si registrano sempre acquisti in quantità fuori da ogni norma - io ne ho vissuti 3 lì e sono stati divertentissimi) e poi, per certi versi finalmente, anche dal CNY.
Non ve lo devo raccontare io, ma ogni anno è dedicato ad un animale dello zodiaco cinese che viene immolato a fortunato e festeggiato in ogni modo possibile per quasi 2 settimane, quando vengono chiuse le fabbriche, i cinesi fanno anche 40 ore di macchina per raggiungere i posti famigliari (magari nelle campagne guidando anche in strade a 10 corsie tutte intasate o in treni dove si sta in piedi anche per 18 ore - lo so perché le ho vissute tramite alcuni miei colleghi) e si divertono mangiando animali raccolti per strada e stando con i loro cari (mi dissocio, ma è vero, ho visto foto che vabbè).

Sappiamo anche che Nike, ormai da 4-5 anni, celebra il capodanno cinese con degli articoli dedicati esclusivamente al popolo di Mao, con release estremamente limitate che fanno gola anche al più piccolo collezionista della Basilicata (ciao amici lucani).
Quest'anno però è toccato anche a New Balance e mi sono definitivamente innamorato di una silhouette che, ironia della sorte (vedi tu ogni tanto la fortuna) non sono riuscito a prendere.
Cos'è il protection pack?
Il Protection Pack è una "modernizzazione" di una silhouette del passato di New Balance: in questo momento effettuata egregiamente sulle 2002 e sulle 1906, vengono fondamentalmente inseriti dei pannelli in suede tagliati "sommariamente" per dargli un look distressed e pre utilizzato e rendendola davvero carina e fuori dagli schemi attuali.
Curiosità: nonostante si chiami Protection, non si può usare sotto l'acqua.
Non sappiamo ancora dove andrà New Balance, ma il suo caso di studio sarà preso in esame dal nostro Matte che sta raccogliendo tutte le info e ve ne parlerà in maniera molto più approfondita 🙂
Dove l'ho trovata e come
L'uscita di queste benedette Protection pack (da ora pp) è stata alle 7 di mattina, di sabato. Io non conosco i programmatori di New Balance Europa ma se hanno fatto una cosa del genere ci deve essere sicuramente un bug nei loro sistemi 😆. Chi cazzo si sveglia alla mattina di sabato per un paio di scarpe? E la risposta è...
UN SACCO DI GENTE
Andate sold out in dieci minuti, non ho avuto manco la possibilità di metterle nel carrello, visto che mi sono svegliato alle 9.38 (mi ricordo pure l'orario e la delusione - ahahah sad).

Poi due settimane dopo, una domenica in cui volevo provare una pizza che sapevo essere al Centro di Arese, mi vesto e mi metto i calzini di OFF-WHITE (che sono spessissimi, sono boh tipo doppi non so se ve li consiglio) certo che non avrei trovato un cazzo anche se, in fondo in fondo, speravo di provarmi almeno la Mirage Grey e poi sarebbe andata come sarebbe andata.
La pizza è stata decisamente buona (DM su insta se volete suggerimenti culinari amici eyesoni) ma quello che è successo dopo ha cambiato la mia collezione di scarpe...DUE VOLTE.
Dopo una bella passeggiata da capo a capo del Centro, pieno di bambini urlanti e genitori scostumati, sono entrato nel new balance store e...

Deve essere andata più o meno così la mia prima reazione allo scaffale di NB, visto che ho mollato il passeggino alla mia compagna e mi sono precipitato sulla 2002 CNY manco fosse l'Anello ed io Gollum. Cioè, non è stata una sorpresa: avete presente quando ti avvicini ad una cosa e te la senti che possa andare come la stai pensando? NO, neanche io. Però cazzo erano lì.

La scarpa si presenta in tutta la sua bellezza, con la classica sovrapposizione di pannelli in suede e tessuto, qualche dettaglio in pelle e i lacci che in questo caso sono crema ma non trail.
Il mio sgomento era ovviamente dovuto al fatto di averle trovate in 3 paia esposte, tra le Mirage Grey e le 1906D PP (nuova bella riscoperta di NB), ma soprattutto per la conferma della bellezza nei colori:
La scarpa è fondamentalmente viola, ma è così cangiante che a seconda della luce vira fino al grigio per poi tornare al colore di partenza con delle sfumature molto interessanti.
Chiedo il 44 e il 44.5 per provarle entrambe e lì partono i dubbi.
Il sizing è beffardo ma c'è il motivo
Per fortuna c'è Bese: no Bese, non mi riferisco a quando mi hai detto di aprire il gruppo telegram, ma si è preso la taglia che non mi sarebbe andata.
Ho scelto il 44.5, ve la faccio breve, quindi la mia solita size, ma sono stato indeciso col 44 per un motivo: la soletta interna delle PP CNY non è la solita soletta New Balance, ma una sottile lamina di tessuto ricamata esternamente di un tessuto bordeaux che allarga un po' lo spazio interno e la rende più comoda.

Il 44 però era davvero troppo corto in punta, e non mi son pentito perché ci cammino tranquillamente anche a seguito del secondo acquisto: il 44.5 della Rain Cloud NON PP.
Un breve confronto
Dopo pochi giorni, a causa di una maledetta offerta di Solebox, sono riuscito a prendere le 2002 Rain Cloud non Protection pack a metà prezzo, e visto che ormai sono il classico papà americano che si mette il maglione, il jeans chiaro largo che cade sopra le N e poi vado in diretta nella serie TV in linea sulla CBS alle 20 Pacific Time, mi sono dovuto adeguare al mio nuovo status.

Devo dire che la qualità delle scarpe è praticamente la stessa, eccellente se si pensa ai competitor che cominciando per N e finiscono per IKE, specie rispetto a quelle Vomito...ehhhh Vomero che sono state rilanciate in fretta e furia dopo che, lo scorso anno, a Portland si sono resi conto che New Balance non era una meteora.




L'unica vera differenza sta nella soletta, che nelle 2002 non PP riempie meglio la scarpa, e poi la parte posteriore "dorata" che è più estesa rispetto a quella coperta della PP nel tacco.
Stessa merda invece sul
Packaging deludente
Mi sarei aspettato qualcosa in più dal box delle PP: sapete, anche Nike ha capito che per alcune release ci vuole il box che eleva la scarpa, e New Balance ci ha abituato bene tra le varie Salehe, Joe Freshgoods e tutti i loro amici designer.

Forse proprio perché non in collab, i product manager di NB - mannaggia a loro - avranno deciso che un vomitevole grigio sarebbe potuto andar bene per questa scarpa, ma la risposta è un sonoro NO. Va bene i doppi lacci bordeaux, che non mi piacciono ma è un parere personale, ma era necessario sforzarsi un po' per dare quell'allure luxury ad una scarpa in fin dei conti diversa dalle sue sorelle.

Paradossalmente, più personalizzato (ma mi viene da ridere) è il pack delle 2002 Rain Cloud: uno sticker di una fogliolina appiccicata con uno sticker simboleggia che la scarpa è costruita con almeno il 20% di materiale riciclato, un ottimo modo per l'azienda americana di prendersi cura dell'ambiente ma ancora non sufficiente specie se pensiamo a ciò che in piccolo sta facendo AIKAS.
Talmente comode che te lo dimentichi...
...di parlarne.
Si, perché sono dovuto tornare sull'articolo per parlare della cosa più ovvia della 2002: la comodità sotto i piedi.
La suola è spessa e gommata, ed assicura un buon grip nelle solite condizioni da vita di tutti i giorni, ma la sorpresa d'impatto e positiva la troviamo nella parte superiore: l'intersuola è infatti composta da due pezzi di gomma che sembrerebbero avere la stessa densità ma diverso colore, più una strana struttura in gel che abbraccia solo una parte della parte posteriore della scarpa.

Partiamo dai tecnicismi: la NB 2002 integra due sistemi tecnologici per migliorare la camminata: la N-ergy è una termoplastica durevole ma allo stesso tempo flessibile che aiuta il corpo ad assorbire l'urto nella parte posteriore del piede e a dare la spinta alla parte anteriore. Praticamente, è il Gel di cui parlavo sopra, che attutisce il primo impatti di quando si cammina e dà indietro la spinta per facilitare la camminata.
Proprio per questo mi stranisce che nella parte esterna venga posizionato il Gel mentre nella parte interna ci sia una, seppur comoda e morbida, gomma. La scelta è strana, soprattutto perché, chi tende a pronare i piedi verso l'esterno si ritroverà le scarpe facilmente piegate dopo relativamente poco tempo.
La seconda tecnologia è la Stability Web, una gabbia di plastica posta appena sotto l'arco del piede per migliorarne la stabilità.
Siamo chiari: la 350 di Yeezy continua ad essere la scarpa in assoluto più comoda che abbia mai provato (insieme alla Solar Hu di Pharrell) ma queste 2002 battono a mani basse le 700 di Ye. Forse perché sono più pesanti nella parte superiore, forse perché la gabbia gommata irrigidisce troppo il boost e non permette di espandersi bene, ma vorrei dare dei punteggi per far comprendere meglio ciò che penso:
- Yeezy 350 V2 voto 10 per comodità (ci sono delle criticità ma è per far capire il concetto)
- 2002 9+, perché parte superiore ed inferiore si intrecciano bene per una scarpa che davvero quasi non senti
- Yeezy 700 (V1 e V2) 9-, ma siamo davvero lì.
Per concludere una piccola comparativa sulla soletta dei due modelli 2002 che posseggo (e che negli altri PP sono uguali alla mia non PP):

Quella delle Lunar è fin troppo sottile, un orpello di bellezza che francamente poteva essere evitato. Non diminuisce la comodità della scarpa, ma insomma non l'aumenta nemmeno.
Quelle delle Rain Cloud è invece la soletta standard che si trova su tutte le altre 2002: non una cosa di qualità, ma per fortuna c'è il resto della scarpa che, nell'insieme, lavora egregiamente.
Conclusioni e pensieri sparsi
Se la 2002 Rain Cloud è la Beater maxima di quando esci con tua figlia sul lungomare per farti la passeggiata al Sabato pomeriggio e quella ti scappa a destra e a manca, la PP Lunar è invece una scarpa da Collezione figa, che forse blocca un po' l'acquisto delle altre già uscite ma mi viene da dire che forse è meglio così.






E' difficile davvero riuscire a paragonare ciò che è già uscito e questa Lunar, una sneaker fuori dagli schemi che si inserisce nei festeggiamenti per il nuovo anno Cinese ma con discrezione. Se i colori sono infatti molto particolari, resta comunque una scarpa più utilizzabile delle Jordan e Nike che sono uscite quest'anno e che andavano a festeggiare il Coniglio in maniera un po' più strong.







Sono contento di averle trovate a retail anche perché i prezzi a resell erano di almeno 50€ in più, ma sono sopratutto contento di aver avvisato per tempo la nostra community che ha trovato queste sneakers in vari NB store e che se l'è anche fatte spedire dagli stessi. Il bello di partecipare alla nostra community è che ci sono valori sani di aiuto tra di noi senza andare cercare il guadagno a tutti i costi.
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