AGGIORNAMENTO del 22/2/22: risposta del commesso Michele nei commenti, riassunto a fine articolo.
Dopo l'ultimo aggiornamento pubblicato sull’articolo più “caldo” della storia di EyesOnSneakers (chi non lo avesse letto, può trovarlo qui), abbiamo ricevuto un DM che non ci saremmo mai aspettati, arrivato da una persona molto vicina al Jordan Store.
Facendo rumore, però, qualcosa accade sempre. E così siamo stati indirettamente contattati dal Jordan Store Manager, dimostratosi disponibile a rispondere alle nostre domande.

Così, il 21 febbraio, siamo passati in store per cercare le risposte a quei dubbi che avevano assillato non solo noi, ma anche le oltre 50000 persone che avevano letto l'articolo originale. E la maggior parte di queste, sottolineo, si è ritenuta soddisfatta leggendo la nostra "inchiesta".
PRIMA DI ADDENTRARCI NELLA RISPOSTA TANTO ATTESA, CI TENIAMO A PRECISARE UN FATTO: siamo enormemente dispiaciuti che una delle foto da noi pubblicate abbia mostrato, per quanto poco chiaramente, la faccia di alcuni. E' stato un nostro errore, che abbiamo subito provveduto a correggere e che speriamo non abbia causato danni di alcun genere.
Un minimo di contesto
Out Of Context simpatico: appena arrivato al Jordan Store, il mio sguardo è subito caduto su un bellissimo paio di Jordan 1 High "White Cement", in uscita questo sabato e must cop per molti eyesoni. La speranza è di poterle prendere con uno SNKRS pass, ma chissà se Nike sarà dello stesso parere...

Ritorniamo alla nostra inchiesta: una volta lasciate le White Cement, abbiamo subito chiesto dello store manager. Dopotutto, ci era stato detto che avremmo avuto la possibilità di parlare direttamente con lui, ma a quanto pare non avremmo potuto farlo prima di una mezz'ora: in quel momento, era in pausa pranzo. Per questo, motivati da una sanissima curiosità, ci siamo detti pronti ad aspettare nei dintorni del Jordan Store, in modo da permettergli di tornare a lavoro e avere le risposte tanto attese. Dopo essere usciti, abbiamo subito notato che una persona uscita dalla staff room ci stava seguendo.
Michele R. (di cui, per motivi di privacy, oscuriamo il cognome - spoilerone: lo trovate nella sezione commenti) ci ha detto di essere pronto a parlare, anche a nome dello Store Manager, che improvvisamente non poteva più venire.
Come ha risposto alle nostre domande
L'esordio è stato decisamente convincente, per non dire quasi travolgente: abbiamo detto una marea di cazzate non verificate. Non possiamo virgolettare quanto ci è stato detto, ma è andata proprio così.
Le nostre domande erano fondamentalmente 4:
1. Perché sono state pubblicate per ben due volte su Instagram le raffle con le rimanenze del primo SNKRS pass, venendo poi ritirate e sostituite con questa release discutibile?
2. Perché è stato creato un link condivisibile, che poi non è stato bloccato prima dell'inizio dei ritiri?
3. Perché c'erano delle persone fuori dallo store in orario di chiusura e i monitor dei vari cook hanno segnalato dei movimenti dello stock dopo l'orario di chiusura?
4. Perché ci sono persone che flexano contatti con Store Manager o dipendenti? Non è un fatto che può "ledere" l'immagine del brand e del negozio?
Tornando al nostro Michele, ci ha denunciato il fatto che abbiamo perso in credibilità, infangando il lavoro dei dipendenti del Jordan Store. Per inciso, nell'articolo originale abbiamo chiaramente bollato la questione come un rumor che non era possibile confermare. Ciononostante, Michele ci ha tenuto a ribadire che i dipendenti non avevano fatto nulla (e ci può benissimo stare) e che la colpa fosse di Nike, che aveva voluto organizzare questa raffle tramite app.
Michele ci ha poi confermato che, ovviamente, il link all'interno della notifica non sarebbe dovuto essere condivisibile. Ciononostante, non si capisce perché Nike non abbia annullato tutto dopo essersi resa conto del disastro che aveva combinato.
Inoltre, se qualcuno nei vari gruppi ha flexato conoscenze o link, il problema non può essere dei dipendenti, che, ci viene giurato, non hanno girato il link a nessuno, anche perché altrimenti sarebbero stati i primi ad iscriversi. Per quanto questa affermazione possa essere valida da un punto di vista prettamente logico, il fatto che ce lo confermi una persona che non era nemmeno presente il giorno della release ci ha lasciato un po' l'amaro in bocca ("anche sei io ero in Portogallo" è un'ammissione più che emblematica).
Michele, poi, ha dichiarato di essere un collezionista tanto ardito che avrebbe voluto pure lui le sue Lost&Found, per quanto poi ci dichiari che non collezioni più sneakers. In più, ci ha pure detto che nel florido biennio 2017/18 coppava bulk di Off White con i bot.
Per quanto riguarda invece i movimenti segnalati dai monitor dei cooks, ci è stata detto che le uscite delle 20.25 non sono imputabili a loro, dato che la cassa chiude ogni giorno alle 20.05 e dopo quell'orario nessuno può far niente. Allo stesso modo, Michele ci ha assicurato che nei dintorni dello store non c'era nessuno vicino all'orario di chiusura.
Sorpresi dall'ubiquità di Michele, ci siamo limitati ad osservare che lui non fosse fisicamente in store, e abbiamo aggiunto che due persone ci hanno assicurato che ci fosse qualcuno che aspettava. E queste persone erano dentro il Jordan Store per motivi non imputabili all'uscita delle Lost & Found.
Cosa ci lascia questa vicenda
Tanto rumore, e un po' di delusione per come la cosa è stata gestita.
Lo Store Manager, non presentandosi, ha sostanzialmente delegato il compito di rappresentare il negozio ad un dipendente le cui parole, con tutta probabilità, devono essere prese per la massima verità ottenibile dal Jordan Store.
- Innanzitutto, ci è stato dato un consiglio di vita: prima di scrivere le cose bisogna informarsi. Poco importa che sia esattamente quello che abbiamo fatto, cercando addirittura il confronto con lo Store Manager. In ogni caso, si apprezza con gioia un commento non richiesto ma di cui cercheremo comunque di far tesoro.
- Ci è stato poi detto che l'articolo sembrava scritto da un 16enne, perché abbiamo parlato di razzie di scarpe, di dipendenti che si sono fregati le Lost & Found e di altri scenari pseudo-catastrofici e post-apocalittici. Ciononostante, se è vero che noi possiamo migliorare la nostra scrittura, non abbiamo mai parlato di razzia né tantomeno di dipendenti che hanno commesso qualche attività illecita: abbiamo soltanto inserito dei rumor, che, in quanto tali, andavano confermati o smentiti dalla fonte. Non mi pare, però, che questo sia accaduto. E, anzi, un consiglio lo possiamo dare noi: forse anche i vostri metodi di vendita sono da rivedere 🙂
- Siamo stati poi "accusati" di non essere Vogue: dunque, come conseguenza logica, a chi cazzo interessa leggere i nostri articoli? Inoltre, Michele ha voluto sottolinearci che lavora nel primo WORLD OF FLIGHT al mondo. In un impeto di umiltà, ricordiamo a chiunque che purtroppo non siamo Vogue, ma anche che il Jordan Store si chiama VIATORINO21 su Instagram (come il suo "cugino" STATUTO18) e che in questi due mesi non ci sembra abbia portato freschezza, novità e qualche attività a tema. Inoltre, la maggior parte degli articoli venduti all'interno si possono trovare scontati su alcuni siti web.
- Infine, ci è anche stato detto che abbiamo perso un potenziale utente per le cazzate che abbiamo scritto, e ci è stato sottolineato per l'ennesima volta che i dipendenti "sicuramente" non hanno fatto niente. Ciononostante, lui non può confermarlo con certezza (a domanda diretta) perché non era neanche in Italia: insomma, la fiducia nel personale non manca. La ragionevolezza di andare oltre al proprio naso, invece, pare latitare.
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AGGIORNAMENTO: come vedete nei commenti, Michele ha risposto al nostro articolo.
Riassumendo (ma potete leggere direttamente il suo comunicato stampa, redatto con un lessico che definire accademico è poco):
1. Michele ha confermato che l'errore è stato commesso da Nike;
2. Ci sembra, oltre ogni ragionevole dubbio, che sia stata confermata la versione da noi riportata
3. Pur non essendo fisicamente in store, Michele si prodiga nel difendere i colleghi. Questo anche se nessuno li ha direttamente accusati di commettere, come detto sopra, atti illeciti o razzie di scarpe: "Mentre credi di scusarti, ti accusi", citando San Girolamo 🙂
4. Non abbiamo altro da aggiungere, se non scusarci di aver interpretato male le parole sul collezionismo (lui è ancora un collezionista, a quanto pare): ci avrà fregato il parlare ad un semaforo in una delle vie più trafficate di Milano.
Per concludere, lasciatemi firmarmi, perché giustamente la mia codardia me l'ha impedito fino ad oggi: Fabrizio - also known as (a molto pochi, effettivamente) eyesonsneakers. Per fortuna, però, Eyes è un team. Un team compatto, aperto al dialogo e costantemente coerente con se stesso. Che qualcuno possa imparare qualcosa? A voi la parola!
Eyes sta crescendo, e speriamo di fare un po' di strada insieme!
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Ciao a tutti i lettori, sono proprio io, Michele Raimondi, lavoro nel Jordan store e ieri abbiamo parlato un po insieme a Fabrizio se non sbaglio scusami ma dato che non firmi gli articoli non posso assicurare che sia quello il tuo nome.
Come avevamo iniziato ieri la conversazione così la devo iniziare anche oggi siccome hai travisato quello che ci siamo detti cercando di modificare le dichiarazioni: HAI SCRITTO TUTTE STRONZATE!
Primo punto io ero in Portogallo ma ho la certezza di quello che dico, sia perché noi che ci lavoriamo le scarpe non le abbiamo prese e perché come ieri ti ho spiegato abbiamo fatto tutte le release, comprese le Travis all’apertura in tutta trasparenza e senza che nessuno ci accusasse;
Secondo punto sono tutt’ora un collezionista e quando abbiamo parlato di bot e monitor ti ho fatto un esempio come sul sito di off white grazie ai link ATC(add to cart) potevi assicurarti le paia gia il giorno prima nel carrello, giusto per farti capire che se una cosa la gestisce Nike noi non abbiamo poteri siccome al giorno d’oggi i bot li usano per qualsiasi cosa e noi siamo uno store fisico;
Terzo punto ti ho spiegato anche perché ancora c’era la giacenza delle scarpe che voi vedete dai monitor ma puoi anche semplicemente vederla tramite Nike App @ retail aprendo l app Nike in prossimità dello store e già dall’apertura avevamo in giacenza le Lost and Found e moltissimi ragazzi vedendo le giacenze ce le chiedevano in store, e a tutti abbiamo risposto che sarebbero andate in raffle, sempre per una questione di TRASPARENZA, parola a te sconosciuta siccome neanche ti firmi sotto ad un TUO articolo dicendomi la pagina è mia non mi devo firmare… ;
4) INVITO A TUTTI QUELLI CHE LEGGONO QUEST’ARTICOLO A VENIRE A TROVARCI IN NEGOZIO E A CHIEDERE EVENTUALI SPIEGAZIONI PER QUALSIASI COSA, COME AL SOLITO RISPONDEREMO ALLE VOSTRE DOMANDE SICCOME LO FACCIAMO GIÀ DALL’APERTURA!
Un abbraccio a tutti , vi aspettiamo in store🫶