SneakerStories: Nike "The Ten" x Fragment

The Ten Fragment

Tutti conosciamo la collezione “The Ten”: la prima collab tra Nike, Virgil e il suo team, che nel 2017 ha dato luce ad alcune delle scarpe più iconiche e desiderate dello sneakergame, come le Air Jordan 1 x Off-White o le futuristiche Hyperdunk.

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Molti non sanno, però, che esiste una collezione “The Ten” preparata da Hiroshi Fujiwara, fondatore di Fragment.

Fujiwara tiene in mano una delle sue creazioni, la J1 x Fragment (foto da sivasdescalzo.com)

La storia della collezione The Ten x Fragment

L'idea dietro al progetto “The Ten” era inizialmente quella di affidare a due designer il compito di rivisitare alcune delle silhouette classiche di Nike.

I due candidati iniziali furono Virgil Abloh e Hiroshi Fujiwara, due personalità che, come abbiamo visto negli anni, si rivelati capaci di esaltare nel migliore dei modi i design senza tempo di Nike.

Il colosso di Beaverton decise infine di mandare in produzione solo i design di Virgil, mentre dei design targati Fragment rimangono solo alcuni scatti e sample la cui esistenza è stata svelata proprio da Fujiwara.

La collezione "The Ten" di Virgil Abloh (foto da nike.com)

I sample scartati

Tra questi sample possiamo vedere le rivisitazioni di alcune icone come la Cortez o la Air Max 1, che non solo presentano un processo di "ricostruzione" della scarpa da zero più che una nuova colourway, ma anche dei dettagli fortemente ispirati alla divisione ACG di Nike, che si occupa di attrezzature e scarpe tecniche.

Le Air Max 1 x Fragment (foto da hypebeast.com)

Probabilmente, poi, la punta di diamante della collezione The Ten x Fragment è la Jordan 3, che presenta una colourway che riprende la prima J1 realizzata da Fujiwara, basandosi sui blocchi di colore utilizzati sulla Fire Red e sostituendo l’elephant print con della pelle nera decorata con il logo Fragment.

Le leggendarie e costosissime J3 x Fragment (foto da goat.com)

La collezione è inoltre caratterizzata dalla presenza del tipico codice Fragment sulla midsole e dalla scelta di palette di colori neutri e con pochi contrasti: concezione, questa, che ben rispetta il brand Fragment e il suo creatore, ponendosi in contrasto con le scarpe presentate da Virgil nella stessa occasione, molto più sgargianti, futuristiche e di maggior impatto visivo.

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La "vittoria" di Virgil

Il pack definitivo progettato da Virgil andò a sostituire le cinque Fragment suddividendo la collezione in cinque scarpe "ghosting", più futuristiche, esclusive e caratterizzate da una copertura in gomma trasparente come per per le AF1 e le Hyperdunk, e cinque "revealing" più accessibili e più affini al design originale, come nel caso delle leggendarie J1.

Se questa SneakerStory vi è piaciuta, andate a recuperare lo scorso episodio di Fede.

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