Ale Bellani, quando i tatuaggi e le sneakers si incontrano

Ale Bellani

Ci troviamo all’inizio di dicembre, a pochi giorni dal Kickit di Milano 2022, e scorrendo su Instagram i vari stage dell’evento, noto che ci sarà un tatuatore, Alessandro "Ale" Bellani, che fa tatuaggi live durante la giornata, e li mi si accende la lampadina del “perché non farlo”.

La storia di Ale Bellani, in breve

Contatto allora Alessandro prima su Instagram e poi su Whatsapp, e nel mentre che stabiliamo l’appuntamento cominciamo un po’ a conoscerci meglio e a gettare le basi dell’intervista che avremmo fatto live, durante la realizzazione del tatuaggio stesso, grazie al nostro super Fede (e Fede non può che ringraziare per questo🫶🏻).

Ale Bellani è un "ragazzo" di Roma ma, soprattutto, uno sneakerhead: una passione, questa, che ci accomuna, e che lui ha avuto la fortuna di mescolare con il suo lavoro di tatuatore.

Comincia la sua professione nel 2021 a Roma, tramite un apprendistato in uno studio, e dopo solamente 6 mesi comincia a farsi strada nel suo mondo e a fare diversi viaggi di lavoro, sia a livello nazionale, vivendo in città come Milano e Firenze, sia internazionale, passando in Spagna, Grecia, Inghilterra e, recentemente, anche per la Francia. Importante sottolineare, poi, come Ale non sia "semplicemente" un ragazzo che tatua sneakers: una buona parte dei lavori che gli vengono commissionati, infatti, riguardano anche tatuaggi particolarmente fini ed eleganti, in cui emerge la sua impressionante cura per i dettagli.

Introdotto brevemente il protagonista della nostra intervista, passiamo all’esperienza vera e propria del tatuaggio.

La recensione del tatuaggio

Per la realizzazione del mio tattoo bisogna suddividere il tutto in momenti, sia il Kickit di Milano che il Kickit di Firenze.

In quel di Milano, dopo qualche difficoltà nel trovarsi con tutte le persone e la confusione che c’era, il team di Eyes ha finalmente conosciuto Alessandro e la sua assistente.

Durante l’esperienza avevamo stabilito che il nostro Fede avrebbe fatto un’intervista live con Ale, nella quale parlavamo della fusione tra tatuaggi e scarpe, andando ad analizzare la collezione di Ale e il suo rapporto con i tatuaggi più disparati che gli sono stati richiesti, sempre nel tema sneakers e moda.

L'intervista ad Ale

Fin da subito tutto il team si è dimostrato in grande sintonia con noi e sono stati veramente disponibili e super professionali, nonostante tutta la confusione della fiera e il poco spazio a disposizione (lo stand era infatti piuttosto piccolo).

Il tutto è durato all’incirca 45 minuti, e sono stato il primo cliente della giornata: va poi detto che lo stand di Ale ha suscitato non poca curiosità nei partecipanti al Kickit, permettendogli di realizzare altri 4/5 tatuaggi, non tutti a tema sneakers.

Finita l’esperienza e innamoratomi follemente del mio tatuaggio, Ale ha deciso di regalarmi una loro maglietta, con stampa veramente fatta bene e fit bello over: allo stesso modo, ci siamo promessi di risentirci per la recensione.

Dopo aver scritto l’articolo in merito al Kickit di Milano e dopo essere stato super disponibile durante la guarigione del tatuaggio, vedo dai post del Kickit che Ale sarebbe stato anche a Firenze, e, mostrandogli la guarigione del tatuaggio, ha deciso che ci saremmo beccati per fare un ripasso totalmente gratuito (cosa che fanno veramente in pochi in questo settore).

Arriva quindi il fatidico giorno di Firenze: rincontriamo Ale Bellani con un suo amico, facciamo il ripasso e ci perdiamo a parlare del più e del meno (sneakers-related, ovviamente).

Finito il ripasso, decidono di regalarmi la loro seconda maglia del merch, a colori invertiti, e ci salutiamo con una birra e un abbraccio.

davinci

Le conclusioni di Eyes

Non nascondiamo che, all'inizio, avessimo un po’ di perplessità su come potessero incontrarsi il frivolo mondo delle sneakers e il mondo dei tatuaggi, che solitamente sfocia in disegni con significati e simbologie molto importanti.

Come avrete notato, poi, il mio tatuaggio non rappresenta una scarpa: questo perché ho deciso di imprimermi sulla pelle il "marchio di fabbrica" di uno degli artisti contemporanei più influenti a livello sociale, simbolico e mediatico. Sto parlando di KAWS, che con le sue collab con Vans prima e con Nike poi è entrato anche nello sneakergame.

To sum up, mi tocca dire che, nel nostro mondo, dovrebbero esserci più persone come Alessandro, che è riuscito ad esprimere la sua professione attraverso la rappresentazione grafica della sua passione, che sono le scarpe e tutto il mondo che le circonda.

Oltre alla super professionalità, inoltre, ci tengo a ringraziare tutto il suo team per come ci hanno trattato e per la volontà di aiutarsi a vicenda in questa realtà.

Eyes sta crescendo, e speriamo di fare un po' di strada insieme!
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La newsletter di Eyes cambia volto: a scriverla, innanzitutto, è Fede. In più, ha un bel titolo: "Streetwear, ma spiegato bene". Di cosa parlerà? Di streetwear, ovviamente. Ma lo farà con un piglio critico, a tratti filosofico, a tratti inutile, ma sempre tremendamente curioso e vivace. Se vuoi divertirti, quindi, ti basta cliccare il tasto in basso!

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