Il mondo delle sneakers, e in generale della moda, è davvero strano: se nella maggior parte degli aspetti delle nostre vite l'innovazione è un aspetto fondamentale, quando si tratta di scegliere un paio di scarpe difficilmente prendiamo "il meglio al miglior prezzo". Pensiamo a Dunk, Jordan, Forum e New Balance 550: di sicuro non rappresentano il massimo che Nike, Adidas e New Balance hanno da offrire, tutt'altro. Le tecnologie e i materiali usati, infatti, appartengono al secolo scorso, e si "sente", inutile negarlo.

Per questo motivo, noi di Eyes abbiamo deciso di riunire in un'unica guida tutti i sistemi di ammortizzazione usati sulle sneakers. Prima di partire, faccio una premessa necessaria: sicuramente mi dimenticherò qualche sistema, e ne sono perfettamente consapevole, anche perchè i brand di scarpe sono praticamente infiniti. Non a caso, questo articolo non vuole essere una guida esaustiva di tutto lo scibile, quanto più un aiuto a tutti coloro che fra Zoom, Air, Boost, ABZORB & Co non capiscono più nulla. Detto questo, possiamo cominciare, facendo prima di tutto un'importante distinzione fra i sistemi di ammortizzazione ad aria e quelli basati su gomme, schiume o mescole termoplastiche.
Air vs Non-Air: una sfida senza vincitori
La ricerca di un sistema d'ammortizzazione capace di offrire il massimo comfort e allo stesso tempo le massime prestazioni è "vecchia" come il mondo: dopotutto, le scarpe sono parte integrante della vita umana, che dalla loro invenzione non ha più potuto farne a meno. Ciononostante, fino agli inizi del Novecento, questa ricerca era relativamente limitata, dato che la tecnologia non aveva ancora compiuto quel balzo enorme che ha invece fatto fra il 1900 e il 1950. Un balzo che, inizialmente, non ha avuto chissà che grande impatto sulla footwear industry: i problemi dell'umanità, infatti, erano ben altri.
Conclusa la Seconda guerra mondiale e raggiunta un'instabile ma preziosa pace, anche le multinazionali del mondo della moda hanno potuto cominciare a studiare come migliorare le loro calzature: un'attenzione particolare venne dedicata ai sistemi di ammortizzazione. Fino al 1978, però, tutti si concentrarono su mescole termoplastiche e gomme. Tutti tranne la piccola Nike, che decise di fidarsi di un'intuizione dell'ex ingegnere aerospaziale Franklin Rudy: secondo lui, per rendere una sneaker più comoda, bisognava inserire nella midsole una o più capsule di uretano contenenti aria pressurizzata. Nacque così la tecnologia Air.

Da allora, però, è cambiato ben poco: le uniche novità che hanno coinvolto la tecnologia Air sono state l'adozione di capsule più resistenti, l'esposizione delle Air Unit in modelli iconici come le Air Max 1 e le Air Max 97 e l'introduzione di un sistema Air evoluto, chiamato inizialmente Tensile Air e poi rinominato Zoom o Air Zoom. Questo è l'unico altro sistema di ammortizzazione che prevede una capsula con aria pressurizzata: in questo caso, però, dentro la capsula troviamo anche dei filamenti fibrosi che, se compressi, garantiscono un maggiore ritorno di energia.
I sistemi di ammortizzazione appena nominati hanno l'aria come loro principale componente, e sono a grandi linee gli unici con questa caratteristica. Tutti gli altri brand di footwear, infatti, hanno deciso di concentrarsi sulla ricerca di mescole termoplastiche o schiume capaci di garantire il massimo comfort e le massime prestazioni al costo di fabbricazione più basso. Fra queste, possiamo nominare ZoomX, Boost, Asics GEL, FreshFoam e ABZORB.

Ad oggi, nessuno dei due tipi di ammortizzazione ha prevalso: per questo, quella fra Air e non-Air si può definire come una sfida senza vincitori, anche se, grazie alla sua relativa semplicità produttiva, la schiuma è diventata il sistema più usato. Senza perderci in ulteriori chiacchiere, però, andiamo a vedere nel dettaglio le caratteristiche dei principali sistemi di ammortizzazione che caratterizzano lo sneakergame.
I sistemi di ammortizzazione di Nike
Air - Introdotta nel 1979 con la Air Tailwind, la tecnologia Air utilizza un'unità di ammortizzazione in uretano contenente aria compressa per assorbire gli impatti e fornire un'ammortizzazione reattiva. Nel corso degli anni, la tecnologia Air è stata applicata in diverse sneaker Nike e Jordan, sia nel settore del running che lifestyle, offrendo comfort e supporto. Oggi, le unità Air sono presenti in diverse forme, configurazioni e grandezze.

Zoom - Questa tecnologia è stata introdotta nel 1995 come sistema di ammortizzazione avanzato per le scarpe da running. Utilizza una sottile unità ad aria compressa posizionata nell'intersuola per fornire un'ammortizzazione reattiva e ritorno di energia. Nel corso degli anni, la tecnologia Zoom si è evoluta e ha trovato svariate applicazioni, tanto nel running quanto in altri sport come il basket e lo skateboarding.

ZoomX - Nata nel 2016, questa schiuma leggera e reattiva è stata inizialmente utilizzata nelle scarpe per runner professionisti, grazie alla sua capacit di offrire un'ammortizzazione eccezionale e un ritorno di energia elevato. È stata poi applicata in diverse sneakers Nike per migliorare le prestazioni degli atleti in varie discipline.

React - La tecnologia React è stata introdotta nel 2017. Progettata per offrire comfort e ammortizzazione duratura, è stata applicata in diverse sneakers, dimostrando una versatilità quasi senza pari.
I sistemi di ammortizzazione di Adidas
Boost - Questa tecnologia è stata introdotta nel 2013 in collaborazione con BASF, un'azienda chimica tedesca. Utilizzando una schiuma termoplastica espansa, Boost offre un'ammortizzazione reattiva e un ritorno di energia superiore rispetto alle suole tradizionali. Questo sistema di ammortizzazione ha rivoluzionato il mondo delle sneakers, offrendo un comfort senza precedenti tanto agli atleti quanto agli appassionati. La tecnologia Boost è stata ed è tuttora utilizzata su diverse linee di scarpe, tra cui Ultraboost, NMD e Yeezy.

Bounce - Introdotta per la prima volta nel 2008, la tecnologia Bounce utilizza una schiuma elastica ed elastomerica per offrire un'ammortizzazione reattiva e un buon ritorno di energia. Questa tecnologia è stata applicata in diverse sneakers Adidas, fornendo un'ammortizzazione efficace e un supporto stabile durante l'attività sportiva: dopotutto, l'obiettivo di Bounce è quello di migliorare le prestazioni degli atleti e garantire un comfort duraturo. Grazie alla sua versatilità, inoltre, questo sistema di ammortizzazione è stato utilizzato in diverse linee di scarpe da running, allenamento e lifestyle di Adidas.

adiPRENE - Inventata negli anni '90, adiPRENE inizialmente era posizionato nel tallone delle scarpe per assorbire gli impatti e ridurre lo stress sul piede. Successivamente, è stata sviluppata adiPRENE+, che ha migliorato l'ammortizzazione e il ritorno di energia. Come nel caso di Bounce e Boost, questa tecnologia è stata applicata in sneakers come le Yeezy 500.

4D - Realizzata in collaborazione con Carbon, un'azienda di stampa 3D, la tecnologia 4D sfrutta la stampa 3D, grazie a cui viene creata una suola a rete tridimensionale, capace di offrire un'ammortizzazione personalizzata e una stabilità di alto livello. Purtroppo per Adidas, questa tecnologia ha avuto un successo di molto inferiore alle aspettative.

Lightstrike - Introdotta nel 2018 come alternativa alla tecnologia Boost, Lightstrike offre un'ammortizzazione reattiva e un peso ridotto, fornendo velocità e agilità. È stata utilizzata in diverse sneakers Adidas da running, basket e training per migliorare le prestazioni degli atleti.
I sistemi di ammortizzazione di New Balance
ABZORB - Questo sistema d'ammortizzazione è stato inventato negli anni '90, utilizzando una combinazione di schiuma EVA e gomma. ABZORB offre un'ammortizzazione efficace per assorbire gli impatti e fornire un comfort superiore, che gli ha permesso di venir applicato in diverse sneakers New Balance, sia nel settore del running che in quello del lifestyle. ABZORB, nel corso degli anni, è diventato un marchio distintivo di New Balance, apprezzato dagli atleti e dagli appassionati di sneakers per la sua durata e le sue prestazioni elevate.

FreshFoam - Pur non avendo la "maturità" di ABZORB, FreshFoam è comunque una tecnologia consolidata, utilizzata da New Balance dal 2014. Si tratta di un composto EVA proprietario progettato per offrire un alto livello di comfort. Viene realizzato in un unico pezzo di schiuma che viene adattata in zone specifiche per fornire ammortizzazione e supporto dove è più necessario.

FuelCell - Si tratta di una tecnologia relativamente nuova, introdotta da New Balance nel 2019 e inizialmente usata sulle sneakers da basket e da corsa. Dal punto di vista delle prestazioni, è una schiuma progettata per offrire una rapidità e reattività. Tecnicamente parlando, FuelCell è realizzato con una combinazione di TPU (poliuretano termoplastico) iniettato con azoto ed EVA (etilene vinil acetato). Questa particolare combinazione di materiali offre un sistema di ammortizzazione leggero e resistente.
Gli altri sistemi di ammortizzazione
GEL di Asics - Questa specifica tecnologia è stata introdotta negli anni '80 come sistema di ammortizzazione avanzato. Utilizzando un gel viscoso collocato nelle aree di impatto, offre un'ammortizzazione efficace e una riduzione dello stress sul piede. La tecnologia GEL è stata applicata su tutte le sneakers iconiche di Asics, garantendo comfort, stabilità e protezione dagli impatti durante l'attività sportiva e contribuendo in maniera inequivocabile alla legacy del brand giapponese.

HOVR di Under Armour - Introdotta nel 2018, HOVR nasce come tecnologia basata su una schiuma iniettata e una rete tessile, offrendo un'ammortizzazione reattiva e un ritorno di energia significativo. A causa della sua "età" relativamente giovane, la tecnologia HOVR non è ancora riuscita ad affermarsi.

Wave di Mizuno - Mizuno ha introdotto la tecnologia Wave nel 1997, rivoluzionando l'industria delle sneakers. Basata su una piastra a onda termoplastica, offre un'ammortizzazione uniforme e una stabilità migliorata. Questa tecnologia è stata applicata in diverse scarpe Mizuno, soprattutto in quelle da running.

ProFly di Hoka - Hoka ha pensato alla tecnologia Profly come ad un sistema di ammortizzazione capace di offrire un'esperienza di corsa reattiva e confortevole. Utilizzando una combinazione di schiume morbide nella parte anteriore del piede e schiume più rigide nel tallone, Profly offre un'ammortizzazione efficace ed equilibrata e una transizione fluida.

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La tecnologia di Adidas è quella che preferisco anche se per averla bisogna per forza comprare scarpe esteticamente troppo da running se non vogliamo parlare di yeezy, per quanto riguarda la tecnologia 4D oltre ad essere molto efficiente è bella anche da vedere ma purtroppo i prezzi sono troppo elevati anche più del ultra boost nonostante sia migliore
Adidas stava riuscendo ad integrare bene la sua tecnologia boost anche in scarpe simil stile, come le ZX (se non ricordo male)... un progetto durato qualche anno per voi virare su altro. spiace.