Nike SB Dunk "Born x Raised": la recensione

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La Nike SB Dunk Born x Raised è probabilmente la scarpa più attesa di questo 2023. Abbiamo parlato dei primi rumor a inizio anno, e l’hype era già alle stelle per una SB ricca di dettagli e con una meravigliosa storia dietro. Purtroppo, però, il 28 giugno di quest’anno Spanto, fondatore del brand Born x Raised, ci ha lasciati in seguito a un grave incidente stradale, portando a un grande lutto per la comunità streetwear e alla cancellazione della release della scarpa, prevista inizialmente per questa estate.

Per fortuna, il nostro partner Sneakers Daddy è riuscito a farci arrivare un paio di queste bombette: tuffiamoci, quindi, nella recensione di un paio destinato ad entrare negli annales dello sneakergame.

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Spanto, creatore del brand Born X Raised

Il box

Il box, purtroppo, non è nulla di speciale: si tratta infatti di un classico box SB bianco, già visto nelle Jarritos e nelle Run The Jewels quest’anno. Come spesso accade, l'SB department di Nike ha deciso di non osare su questo lato, relegando probabilmente il box particolare ad un'ipotetica versione F&F. Fortunatamente, con una scarpa del genere, il box sarebbe stato in ogni caso un minuscolo dettaglio in confronto a ciò che vedremo tra poco.

I materiali

La silhouette la conosciamo benissimo: dopotutto, la SB Dunk Low è un classico, nonché una tela per moltissimi altri grails che hanno fatto la storia dello sneakergame. I materiali scelti, invece, sono pelle martellata di altissima qualità per le parti bianche, mentre per i pezzi blu è stato scelto il nubuck, anch’esso di qualità veramente eccezionale.

Si tratta di un'accoppiata usatissima nel mondo delle SB Dunk, principalmente perché garantisce durabilità e resistenza: non dimentichiamoci, infatti, che questo modello iconico nasce per lo skateboarding, e, pur essendo diventato a tutti gli effetti un'icona pop, rimane un modello fatto "dagli skater per gli skater". E Spanto, cresciuto a Venice Beach, una delle "case" dello skateboarding, non ha voluto tradire lo spirito originario del modello.

I dettagli

Una SB Dunk senza dettagli è veramente una SB? Sì, senza dubbio, ma non è quell'SB destinata a fare la storia. Per fortuna, questa scarpa ne è talmente piena che siamo stati costretti a fare un elenco puntato, in modo da non perdercene nemmeno uno. Cominciamo.

  • Le mudguards delle scarpe sono decorate con le scritte in corsive “One Block" e "At a Time”, ovvero “Un isolato alla volta”. Realizzate in rilievo e rappresentanti lo slogan di Born x Raised, certificano il fortissimo legame del brand con il quartiere dove è nato e cresciuto il founder Spanto.
  • Sull'etichetta della tongue, è presente la scritta “Born”.
  • Come su altre SB, all’esterno del tallone è presente un simbolo, in questo caso il logo di Born x Raised, a celebrare ancora una volta una delle collab più attese del 2023.
  • Le insoles sono decorate con una foto di Venice Beach, luogo di nascita di Spanto, e con il branding combinato di Nike SB e Born x Raised, reso Born SB.
  • Anche l'icy and transparent outsole presenta il branding combinato.
  • I fori nella toebox e nell’ultimo occhiello sono sostituiti con delle croci, ispirate, secondo alcuni, alla tecnica giapponese sashiko, già usate da Nike in altri suoi modelli.
  • Nella parte posteriore della midsole troviamo, in rilievo, la scritta “On the Turf”, a sottolineare ancora una volta il viscerale legame di Spanto con Venice Beach.
  • Quattro i lacci inclusi: oval blu, oval bianchi, normali bianco sporco e piatti bandana rosa. Verso la fine dei lacci si trova la scritta “In Loving Memory”: questo, probabilmente, è il dettaglio più intrigante di tutti, a cui dedicherò l'intero prossimo paragrafo.
  • Il backtab olografico cambia grafica in base all’angolazione con cui lo si guarda, come nelle Air Jordan 13.
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"In Loving Memory" e un destino beffardo

Come ho già sottolineato, uno dei dettagli più curiosi delle Nike SB Dunk Born x Raised è sicuramente rappresentato dalla scritta "In Loving Memory" presente sui lacci. Guardandola oggi, consapevoli che il 28 giugno Spanto è morto in un incidente stradale, sembra quasi che si tratti di un tributo voluto da Born x Raised per celebrare il suo fondatore.

Eppure, questo dettaglio è sempre stato presente, sin da quando sono trapelati i primi leak riguardanti questo paio: dopotutto, la scritta "In Loving Memory" possiede un significato ambivalente che, da una parte, invita gli abitanti di Venice Beach a non dimenticare il passato e, soprattutto, le persone che hanno reso questo luogo iconico; dall'altra, si tratta della constatazione disillusa di una persona che ha vissuto in luogo, Venice Beach, che oggi non è più accogliente a causa della gentrificazione.

Questa ambiguità non ci può dare quindi alcuna certezza sul reale significato della scritta "In Loving Memory", che assume quindi un valore quasi beffardo, pensando, in particolare, al triste e imprevedibile destino che la vita ha riservato a Spanto.

La release che (forse) ci sarà

Pochi giorni dopo la morte di Spanto, le Nike SB Dunk Born x Raised erano state bandite dai principali marketplace di resell come StockX e Klekt, che così facendo hanno evitato di affiancare il loro nome a coloro che stavano ricavando soldi dalla morte di una persona. Nike e Born x Raised, inoltre, avevano anche annunciato la cancellazione della release di queste sneakers.

A inizio settembre, però, ha cominciato a circolare su internet la notizia di un possibile dietrofront di entrambi i brand impegnati nella collab, tanto che un collettivo di skater è stato visto girare uno spot promozionale con ai piedi proprio delle paio di Born x Raised. Fatto, quest'ultimo, che è stato confermato dall'account X Ovrnundr.

Ciononostante, di release ufficiale non si parla ancora, anche se una cosa la sappiamo: lo stock sarà estremamente limitato, probabilmente uno dei più bassi del 2023. Averle ai piedi, quindi, rimarrà un sogno per pochissimi: un sogno che, fortunatamente, noi di Eyes abbiamo reso alla portata di tutti con questa recensione.

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