LVMH vuole (e deve) acquistare Off-White il prima possibile

LVMH Off-White

Dalla prematura scomparsa di Virgil Abloh, avvenuta il 28 novembre del 2021, Off-White non è mai riuscito a riprendersi completamente: l'acquisizione di LVMH del 60% delle quote della label milanese, con il restante 40% finito a New Guards Group (noto come NGG), ha creato una delle composizioni societarie più complesse del mondo della moda. Una composizione che, a causa soprattutto della pessima gestione di NGG, ha portato ad una sostanziale svalutazione di Off-White.

Chi sono LVMH e NGG

LVMH, abbreviazione di Moët Hennessy Louis Vuitton, è probabilmente la holding di moda più importante al mondo: con un fatturato di quasi 57 miliardi di euro e la proprietà di marchi come Louis Vuitton, Dior, Celine, Loro Piana, Tiffany e TAG Heuer, LVMH decise di acquistare il 60% di Off-White nel luglio del 2021. I rapporti con Virgil erano infatti ottimi, dato che nel 2018 l'architetto di Chicago era diventato direttore creativo della linea uomo di Louis Vuitton. Questo 60%, però, prevedeva esclusivamente il possesso del nome "Off-White" con la produzione e la distribuzione che, invece, rimanevano interamente nelle mani di Virgil.

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Alla morte di quest'ultimo, il suo 40% passò in mano alla holding italiana New Guards Group (proprietaria di Heron Preston e Marcelo Burlon, ad esempio), che nel 2019 era stata acquistata da Farfetch per circa 700 milioni di dollari. Così, Farfetch era improvvisamente diventato "proprietario" della produzione e della distribuzione di Off-White. Questo ha portato LVMH a detenere un ruolo paradossalmente secondario, quasi inerme di fronte alla sconsiderata gestione di Farfetch, che ha portato ad una grande svalutazione del marchio.

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Cosa è successo negli ultimi anni

Off-White, infatti, si è trovato travolto dal tracollo di Farfetch in termini di capitalizzazione di mercato: le azioni della compagnia sono passate dai circa 32 euro di dicembre 2021 ai poco più di 1.80 euro di oggi, a dimostrazione della sua scarsa appetibilità finanziaria. Questa ha costretto José Neves, fondatore di Farfetch, non solo a licenziare un numero consistente di dipendenti di Off-White, ma anche a fermare molti progetti che avrebbero portato il marchio ad espandersi a livello internazionale.

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Bernard Arnault, Virgil Abloh e Michael Burke (foto da WWD)

Proprio quest'ultimo punto non è "andato giù" a Bernard Arnault, proprietario di LVMH: secondo lui e secondo molti analisti, infatti, Off-White rimane uno dei marchi più futuribili nel mondo dello streetwear di lusso, grazie al suo stile e al suo linguaggio comunicativo, straordinariamente unici e imitati da moltissimi player all'interno del mondo della moda.

LVMH acquisterà il restante 40% di Off-White

Sembra estremamente probabile, quindi, che LVMH acquisterà la licenza di Off-White da Farfetch nel 2026, anno in cui si attiverà il diritto di riacquisto del gruppo francese. Secondo alcuni, però, questa mossa potrebbe avvenire anche prima, come dimostrerebbe l'acquisizione parziale di Reebok da parte di Farfetch. Secondo il portfolio manager Jamie Murray, José Neves avrebbe spinto per creare questa partnership per compensare le perdite generate dalla cessione di Off-White (che genera più di 300 milioni di dollari di vendite all'anno).

Qualora l'operazione di riacquisto totale di Off-White andasse in porto, la label fondata da Abloh avrebbe tutte le carte in regola per crescere a dismisura e affermarsi come una delle voci più forti del mondo della moda: allo stesso modo, la grandezza e l'importanza di LVMH potrebbero stroncare l'indipendenza di Off-White, basata su un linguaggio comunicativo, artistico e creativo di grande impatto.

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2 thoughts on “LVMH vuole (e deve) acquistare Off-White il prima possibile

  1. Forse sarebbe dovuto morire con Virgil? Un brand che tirava fuori capi magnifici e non parlo delle t-shirt e hoodie che anche loro comunque iconiche e amate da tutto il mondo, peccato sia diventato un brand dove l'unico obbiettivo è cercare qualcuno che lo governi per lucrarci sopra il più possibile spacciando le novità per idee di Virgil, cristo santo se solo vedesse che razza di robaccia hanno tirato fuori negli ultimi due anni e a che prezzi vengono venduti si rivolterebbe nella tomba

    1. Innanzitutto, ti ringrazio per aver espresso la tua opinione in modo educato ma soprattutto molto puntuale e preciso. Senza arrivare necessariamente al tuo claim iniziale, posso parzialmente dire di essere d'accordo con te: sicuramente la morte di Virgil ha portato Off-White, come spesso accade nell'industria, ad essere usato esclusivamente come fonte di guadagno rapida. Dopotutto, essendo il "manifesto-creatura" di uno dei più grandi designer del 21° secolo, NGG & Co non hanno avuto bisogno di chissà che investimenti per monetizzarci sopra. Ciò che più mi fa incazzare, poi, è che le ultime opere di Virgil (Terra Forma, AF1 Mid e simili) non hanno mai trovato una vera e propria approvazione a livello sociale, come se il vero Virgil fosse quello delle frecce o della Gioconda sulle tee. Per questo, si può sperare che sotto LVMH (che rimane un'azienda che DEVE fare profitti) Off-White recuperi una parte della sua indipendenza creativa, e che non rappresenti un semplice strumento di guadagno. Perché con NGG a gestirne produzione e distribuzione è stato così, punto e basta

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