Se siete appassionati di prodotti tecnici, sicuramente l'avete sentito sentito nominare. In verità, anche se siete "solo" appassionati di sneakers, probabilmente l'avete visto su alcune Jordan 5 e Jordan 1. Dopotutto, il GORE-TEX è una delle tecnologie impermeabilizzanti più usate (e, in parte, anche abusate) del mondo della moda, che nel corso degli anni ne ha scoperto la qualità, i pregi e la resistenza, ma anche i difetti e i limiti.
Come è nato GORE-TEX
Nel 1969, il chimico Wilbert L. Gore e il suo team, "espandendo" il PTFE (commercialmente chiamato Teflon e le cui proprietà erano note da decenni), scoprirono una membrana estremamente particolare. Costituita quindi da politetrafluoroetilene espanso (ePTFE), questa membrano presentava una struttura microscopica porosa. Incredibilmente, questi minuscoli pori erano più piccoli delle gocce d'acqua, ma allo stesso tempo sufficientemente ampi da permettere al vapore acqueo (e quindi al sudore) di attraversarli.

Sette anni dopo, nel 1976, la Gore Associates, Inc. ottenne il brevetto di questa innovativa membrana e la battezzò GORE-TEX, in onore di Wilbert L. Gore. Questa straordinaria tecnologia si rivelò una vera rivoluzione nel settore dell'abbigliamento e delle attrezzature per le attività outdoor. GORE-TEX, dopotutto, offriva una combinazione inedita di impermeabilità e traspirabilità, garantendo un equilibrio mai raggiunto prima di allora. Non a caso, uno dei materiali più usati fino agli Settanta per proteggersi dalle intemperie era il PVC, che però aveva un enorme problema: come non faceva entrare acqua, non la faceva nemmeno uscire. GORE-TEX, quindi, sembrava aver messo tutti d'accordo, rappresentando la migliore alternativa per chiunque volesse stare asciutto.

Nei 20 anni di esclusiva garantiti dal brevetto ottenuto nel 1976, l'azienda statunitense non si fermò e continuò ad innovare la sua tecnologia proprietaria, creando diverse applicazioni di quello che ormai era il tessuto impermeabile più utilizzato nel mondo dell'outdoor. Scaduta l'esclusiva, la tecnologia di GORE-TEX cominciò ad essere studiata da altre aziende dell'industria, dando vita a svariate iterazioni come Drytex, eVent, Pertex e FUTURELIGHT.
Perché ad affermarsi è stato proprio GORE-TEX
La W. L. Gore & Associates, Inc., che ha sviluppato GORE-TEX e ne gestisce tuttora la produzione, si è affermata principalmente per tre motivi (elencati per ordine di importanza):
- è stata la first mover nel mondo dei tessuti impermeabili, guadagnando un enorme vantaggio competitivo grazie alla sua innovativa scoperta e al brevetto successivamente ottenuto: il "monopolio" che ne è seguito ha inevitabilmente contribuito a rendere GORE-TEX la tecnologia di riferimento per tutti i progetti che ne sono seguiti e che da esso hanno preso ispirazione;
- ha fatto del marketing una delle sue armi principali: forte del first mover advantage, l'azienda statunitense ha puntato tutto sul far conoscere il nome GORE-TEX a più persone possibili, creando un immaginario collettivo in cui questo nome viene associato a prestazioni elevatissime in condizioni ambientali estreme (un po' come ha fatto Rolex con i suoi orologi);
- è riuscita a costruire un quality control estremamente valido e integrato in tutti i livelli di produzione, capace di coinvolgere anche i produttori: la Gore & Associates, infatti, testa nei suoi laboratori tutti i prodotti che contengono le sue tecnologie, in modo da poter garantire la sua garanzia "GUARANTEED TO KEEP YOU DRY". Contestualmente, il processo con cui la membrana GORE-TEX viene inserita all'interno dei capi e delle scarpe è interamente fornito dall'azienda, che in questo modo vuole assicurarsi il più basso failure rate possibile.
GORE-TEX, pur provandoci, non è perfetto
Nonostante l'aura di (quasi) perfezione che l'azienda statunitense ha sempre mantenuto attorno alla sua tecnologia, GORE-TEX è tutt'altro che perfetto: certo, si tratta di una tecnologia affidabile, sicura e costruita per durare, ma i difetti non mancano e, in rari casi, ne compromettono buona parte dei benefici.
Uno dei difetti più comuni (e che non dipendono da GORE-TEX) è la presenza di buchi o tagli nella membrana: questi sono dovuti ad una scorretta applicazione da parte dell'azienda produttrice che, cucendo insieme i vari strati che compongono ad esempio la tomaia di una scarpa, finisce per "bucare" la membrana impermeabile e rendere inutile la sua presenza.
Per quanto riguarda la membrana stessa, invece, alcuni problemi riscontrati sono la scarsa traspirabilità, dovuta principalmente al fatto che una parte del sudore rimane "confinato" da GORE-TEX, e una tendenza a consumarsi/perdere le sue proprietà in tempi relativamente brevi, soprattutto per quanto riguarda le calzature: due dei failure points che si sono manifestati con più frequenza si ritrovano sull'heelcounter e sulla toebox, ovvero i punti più sollecitati di una scarpa.
Infine, un "difetto" di progettazione di GORE-TEX (relativo, anche questo, alle sole calzature) è dato dal fatto di essere una membrana che, non attaccandosi alla parte esterna della tomaia ma al tessuto che compone il lining (la parte interna della scarpa), crea un vuoto fra la tomaia e il lining stesso. Se la tomaia non viene adeguatamente trattata con agenti idrorepellenti, quindi, in questo vuoto tenderà ad accumularsi l'acqua assorbita dalla tomaia, che poi farà fatica ad uscire, comportando lunghi tempi di asciugatura e una spiacevole sensazione di "umido". Chiaramente, in tutto questo GORE-TEX non farà passare acqua e il piede non sarà realmente bagnato. Vi lascio qui una recensione che spiega benissimo questo "difetto".
Il futuro di GORE-TEX
Se il gorpcore (tema interessantissimo di cui parlerò presto, ndr) continuerà la sua inarrestabile ascesa, GORE-TEX manterrà la sua posizione quasi monopolistica, complice anche il fatto che, con il tempo, il suo prezzo si è decisamente abbassato: chiaro, per strappare l'affare del mese bisogna spulciare su Vinted e su siti meno famosi di Nike e Adidas, ma spesso si trovano capi di grande qualità per relativamente poco.
Se, invece, il trend della moda outdoor andrà a spegnersi, a GORE-TEX rimarrà comunque il ricchissimo e altamente profittevole mercato dei professionisti, a cui il brand si è sempre rivolto con soluzioni innovative e, soprattutto, estremamente affidabili.
In ogni caso, il futuro della tecnologia di impermeabilizzazione più usata, apprezzata e pubblicizzata della storia si prospetta roseo.
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