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AGGIORNAMENTO 31/3/2022. PER CHI VENDE: SPESE DI SPEDIZIONE DI STOCKX DA OGGI A 5€!

Sono contro il resell.
Almeno, IO sono contro l’acquisto a resell, perché penso che nessun prodotto rivenduto ad un prezzo più alto del retail giustifichi il valore che gli viene dato.
Molto spesso già le sneakers acquistate a prezzo imposto hanno una qualità decisamente più bassa rispetto al prezzo e non vedo quindi il motivo di pagare anche 1.200€ per una Jordan 1 Low Travis Scott che non ha niente di speciale rispetto alle altre.
My two cents, ognuno poi fa quello che vuole.
Mi capita di resellare qualche scarpa per finanziare l’acquisto di qualcosa che mi piace di più, o perché quando arriva la scarpa tanto desiderata, purtroppo, non mi piace.
Il resell fa ormai parte della vita di uno sneakerhead, ma si è allargato ad altri contesti: dalle carte Pokemon ad altri oggetti da collezione come i Bearbrick o alcune collaborazioni di Ikea, fino alle console di ultima generazione (mercato partito lo scorso anno con l’uscita di Ps5 e Xbox Series X)… la rivendita di oggetti nuovi (o anche usati, ma non di competenza StockX) ha enormemente allargato i suoi confini.

Indubbiamente StockX è la piattaforma più conosciuta quando si parla di resell. È diventato addirittura il sito a cui paragonare i prezzi per la rivendita:
Tizio: Ho vinto questa scarpa, quanto vale?
Caio: Controlla StockX!

L’azienda, che nel 2021 ha raggiunto i 3.8 Miliardi di $ di valore, è nata appena 7 anni fa e si occupa di intermediazione passiva dei beni.
In parole più semplici: io voglio vendere una sneaker, la metto su StockX al prezzo che vorrei realizzare, e qualcun altro interessato, se paga la cifra richiesta, la acquisterà.
StockX si occuperà quindi di ricevere la sneaker, verificandone l’originalità così da dare l’ok alla trattativa spedendo la scarpa all’acquirente.

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Il Fatto.

A Maggio 2021 l’AGCM (qui il comunicato), agenzia garante dei consumatori in Italia, comunica l’avvio di una pratica nei confronti di StockX per la verifica di alcuni “comportamenti scorretti” da parte dell’azienda di Detroit.
I più rilevanti sono:
– l’assenza di riferimenti al venditore, facendo anche pensare all’acquirente che StockX stesso fosse il venditore del bene;
– il prezzo di vendita non chiaro, perché le spese di spedizioni e le tasse sono aggiunte in un secondo momento al prezzo visualizzato;
– assenza di informazioni circa i diritti di Garanzia e Recesso, così come l’identità dei professionisti che si occupano dell’autenticazione.

Una notizia effettivamente poco battuta sui vari canali internet che si occupano di streetwear, forse più propensi a seguire il profilo Instagram di Travis Scott o ad osannare l’ennesima colorazione di una Jordan 1.

Le Conseguenze.

Il 21 Gennaio 2022, 8 mesi dopo l’inizio delle procedure, l’AGCM ha emesso una sentenza che cambia le carte in tavola, agevolando non poco gli acquirenti e dando a StockX un nuovo ruolo di mediatore tra acquirente e venditore (sembra anche occasionale).

Andiamo con ordine e poi buttiamoci sulle considerazioni finali.

Entro 60 giorni dal 21 Gennaio StockX avrebbe dovuto:
– prendere le parti del venditore dopo l’intermediazione del bene, facendosi carico dei diritti del consumatore in materia di Garanzia e Recesso;
– impegnarsi a rendere i Termini StockX più chiari e trasparenti per le vendite fatte su suolo italiano o da consumatori italiani;
– aggiungere ai suddetti termini le casistiche di Garanzia e recesso come:
1. diritto di recesso entro 14 giorni, senza motivazione. Si potrà restituire l’articolo, nelle condizioni in cui è arrivato, senza incorrere in penali o impedimenti e ricevendo un rimborso TOTALE di tutte le spese anche accessorie;

2. in caso di difetti di conformità, StockX si impegna a sostituire il bene, emettere un rimborso per ridurre il prezzo pagato qualora il cliente voglia comunque tenere il bene o rimborsare in toto qualora si voglia recedere dal contratto;

3. sostituirsi al venditore in caso il difetto di conformità si manifesti nei primi 2 anni, come da Garanzia dei consumatori.

– inserire nella pagina del prodotto venduto una frase più trasparente possibile rispetto alle spese che si dovranno sostenere, come tasse e spese di spedizione.

Il primo aggiornamento: 18/02/2022.

Per quanto StockX ritenga che questi punti vadano oltre i già rispettati impegni su garanzie e diritti del consumatore, questo non è ovviamente vero.
Sappiamo per certo che, una volta acquistato da StockX la vendita è definitiva, e capita spesso che, per un errore di taglia o di colorazione che non piace, i consumatori siano costretti a rivendere la scarpa da privato rischiando anche di perdere tasse e spese.
Questa sentenza cambia le carte in tavola, rimettendo il cliente al centro del processo di acquisto, ma complicando le cose anche per chi vende prodotti a resell in maniera occasionale. Non è andata per niente come proposto dall’AGCM, quindi.

Mi sono chiesto infatti come StockX avrebbe potuto farsi carico dei resi, considerato che l’azienda non è impegnata come venditore diretto e quindi non ha magazzini dove sistemare le sneakers o gli altri prodotti attualmente in vendita.
Avendo immaginato quindi reso e rimborso totale, per StockX il problema sarebbe stato duplice, perdendo di fatto una vendita ad ora definitiva e dovendosi sobbarcare anche l’onore di immagazzinare un bene che non era suo e da rivendere.

Alcuni termini di contratto per l’Italia sono stati effettivamente modificati dallo store online.
Da quel che si legge il venditore e l’acquirente restano praticamente collegati per ogni singolo acquisto fatto in Italia, e StockX non si sostituisce affatto al venditore, restando mediatore in caso di difetti, problemi e quant’altro.

Ecco i nuovi:

Le spese sono ora più trasparenti e dipendono da fattori come il peso dell’articolo, il prezzo dello stesso e la distanza tra venditore e acquirente.

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Si fa riferimento al periodo di recesso del contratto in 14 giorni dalla ricezione del pacco, ricevendo un rimborso totale nei termini stabiliti dalla legge, da parte del venditore originario del bene.

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Il venditore e l’acquirente resteranno in qualche modo collegati, facendo di StockX un intermediario anche in questo senso.
Gli obblighi di chi ti vende il prodotto saranno gli stessi di un qualunque negozio, quindi la riparazione del bene in caso di difetti di conformità, la sostituzione con un prodotto uguale e nuovo, o un rimborso parziale qualora quel bene non si possa più reperire (che poi…chi darebbe in cambio un prodotto nuovo???).

Aggiornamento DEFINITIVO UFFICIALE: 31/03/2022

Ecco la notizia che aspettavamo: StockX dopo i 60 giorni effettivi, assume DEFINITIVAMENTE il ruolo del venditore sia per il reso nei 14 giorni, sia in caso di difetti di conformità nei 2 anni successivi all’acquisto.

Non si capisce bene cosa StockX farà delle scarpe rese nei 14 giorni, ma nel caso di difetti di conformità del prodotto nei 2 anni propone di non riparare l’articolo ma di emettere un rimborso parziale o totale a seconda della problematica che si dovesse riscontrare.

Cade quindi definitivamente il passaggio in cui Venditore e Acquirente restano collegati per tutta la durata della garanzia: era forse stato un tentativo da parte di StockX di mettere una pezza ad una questione per loro sicuramente spinosa. Noi clienti della piattaforma (venditori o acquirenti), questa volta, abbiamo vinto.

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Ti spieghiamo come fare il reso.

Dopo aver ricevuto la scarpa il mio consiglio è DI NON PROVARLA, StockX potrebbe rifiutarsi di accettare il reso altrimenti.

Se invece vuoi provarla perché non sei sicuro della taglia, fai prima una foto ai lacci così che li possa rimettere com’erano; prova solo una scarpa (quella senza TAG verde) e l’altra lasciala dentro la scatola.

Quando ti rendi conto che vuoi dare indietro il prodotto (hai 14 giorni dal momento in cui te lo consegnano), pulisci bene la suola con un panno umido, lasciala asciugare 10 minuti all’aria aperta e poi rimettila nella scatola, assicurandoti di aver rimesso i lacci com’erano quando ti sono arrivate.

Vai a questa pagina -> Pagina Reso e Rimborso Stockx e clicca sul bottone in fondo “CONTATTACI“. Inserisci una lettera così 👇

Con la presente, io comunico che voglio esercitare il diritto di recesso relativamente dal mio contratto di vendita relativo al seguente articolo:

– La data in cui l’articolo è stato ordinato
– La data in cui l’ordine è stato ricevuto
– Il numero d’ordine
– Il nome dell’articolo (inserisci anche il codice articolo che trovi su StockX per dare un riferimento più accurato)
– Il tuo nome e cognome
– Il tuo indirizzo completo (incluso codice postale, città e paese)

Compila le righe in rosso con le info che ti ho indicato e attendi la risposta di StockX nel giro di 24 ore, ti manderanno loro etichetta e istruzioni per restituire il pacco e riavere i soldi. EASY AS THAT!

…ma se sono io il venditore?

Con l’ultimo aggiornamento dei termini, per fortuna finisce la paura di ricevere indetro una scarpa che pensavi di aver venduto (con relativo rimborso completo), oppure peggio quella di dover emettere un rimborso parziale o totale nei due anni successivi alla vendita. La vendita si può considerare di nuovo DEFINITIVA perché come scritto sopra è StockX che si sostituisce al venditore.

PS. FAI SEMPRE UN VIDEO MENTRE IMPACCHETTI LE SCARPE, POTREBBE SERVIRTI PER EVENTUALI CONTENZIOSI.

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Comunque, non sono neanche gli unici problemi di StockX ultimamente.

Questa è una sentenza che fa ridere in confronto a quello che si sta preparando ad affrontare contro Nike.
Il colosso di Portland ha da poco citato in giudizio proprio StockX per la vendita di alcuni NFT raffiguranti sneakers con lo Swoosh, circa 500, con conseguenti problemi d’immagine e di reputazione per Nike, la quale si dice anche già pronta a lanciare alcuni NFT “originali”.
Un periodo quindi non semplice per l’azienda dal logo Verde, e siamo impazienti di vedere come reagirà a questi sussulti ma anche come i competitors cercheranno di conquistare clienti.

NFT: Non Fungible Token, è un certificato di proprietà per opere digitali.
Il discorso è un po’ ampio ma provando a riassumere: per quanto una immagine possa girare su internet, se tu possiedi quel preciso NFT, sei proprietario a tutti gli effetti di quella immagine.

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Voi che ne pensate?
Siete favorevoli ai nuovi termini di Garanzia di StockX o preferivate i precedenti? Vi è utile la guida al reso?

Alcuni studi dicono che se commenti i post di eyes e ti iscrivi al nostro gruppo Telegram hai più probabilità di vincere le Raffle…! Magari non è vero, ma perché non provarci?
Ci vediamo alla prossima scarpa!

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(Fonte: Sentenza AGCM, file PDF)